MINIRECENSIONI

Buongiorno e buon inizio settimana a tutti! Questa settimana per me sarà molto intensa, ma intensa in senso buono, ci saranno alcuni cambiamenti per me e la mia routine ma spero di riuscire a non trascurare troppo né il mio angolino, né i vostri!
Spero che le vostre letture stiano procedendo bene, io al momento non mi posso lamentare, anche se ultimamente ho meno tempo per leggere (ma non che me ne lamenti, eh!).
Oggi ho deciso di parlarvi di un paio di libri che ho letto da poco, quindi la smetto di divagare e passo subito a parlarvi di loro!

TITOLO: Station Eleven

AUTRICE: Emily St. John Mandel

TRAMA: Kirsten Raymonde non ha mai dimenticato la sera in cui Arthur Leander, famoso attore di Hollywood, ebbe un attacco di cuore sul palco durante una rappresentazione di Re Lear. Fu la sera in cui una devastante epidemia di influenza colpì la città, e nel giro di poche settimane la società, così com’era, non esisteva più. Vent’anni più tardi Kirsten si sposta tra gli accampamenti sparsi in questo nuovo mondo con un piccolo gruppo di attori e musicisti. Tra loro si chiamano Orchestra Sinfonica Itinerante e si dedicano a mantenere vivo ciò che resta dell’arte e dell’umanità. Ma quando arrivano a St. Deborah by the Water si trovano di fronte a un profeta violento che minaccia l’esistenza stessa di questo piccolo gruppo. E man mano che gli eventi precipitano, in un continuo viaggiare avanti e indietro nel tempo, mostrando com’era la vita e com’è dopo la grande epidemia, ecco che l’imprevedibile evento che unisce tutti i personaggi viene rivelato. Riuscirà a quel punto l’umanità a sconfiggere i suoi fantasmi e conquistare un nuovo futuro?

Piccola nota: il libro è stato tradotto in italiano con il titolo Stazione Undici.

Questo libro mi incuriosiva molto, nel periodo in cui era uscito se ne era parlato parecchio e avevo letto un sacco di recensioni e pareri positivi, perciò ero davvero curiosa (anche se poi, come mio solito, ho lasciato passare parecchio tempo prima di riuscire a leggerlo) ed ero davvero contenta quando finalmente ero riuscita ad iniziarlo.
Però si è rivelata una delusione. Non una delusione grandissima, ed è comunque una lettura interessante, ma mi aspettavo di più.
L'idea mi è piaciuta molto e mi è anche piaciuto molto il fatto che è un intrecciarsi continuo di storie e di personaggi, che ci portano avanti e indietro nel tempo, mostrandoci pian piano tutti i collegamenti.
E fin qua direi tutto bene, come è anche una nota positiva i molti riferimenti alla nostra cultura, come le citazioni di Star Trek, ad esempio. Però... però non mi sono mai ritrovata completamente assorbita nella lettura, il libro non è riuscito ad appassionarmi e anche i personaggi mi hanno lasciata abbastanza indifferente. Ci sono stati un paio di personaggi che mi sono piaciuti, è vero, ma per loro ho provato solo un leggero interesse, niente legame particolare e non mi sono impersonata in nessuno di loro.
Anche se in certe parti ero curiosa di sapere cosa sarebbe accaduto o cosa era successo, non sono mai stata completamente catturata e la cosa ha inciso molto sulla lettura. Non posso dire che sia un brutto libro (e ci sono davvero un sacco di spunti interessanti), ma non mi ha lasciato niente.

Voto:



TITOLO: Io ti troverò

AUTORE: Shane Stevens

TRAMA: A dieci anni Thomas Bishop viene internato in una clinica psichiatrica dopo aver ucciso la madre che lo seviziava da sempre. Quindici anni dopo, evade dall'istituto e dà inizio a una fuga sanguinaria sul cui cammino sono ancora le donne a cadere. Un omicidio, due, poi saranno decine; Bishop tortura e uccide spostandosi da Las Vegas a Chicago, a New York. Un personaggio infero ma straordinariamente umano, del quale Shane Stevens è cronista implacabile raccontandone nel dettaglio l'infanzia e gli anni di reclusione, le quotidiane strategie di sopravvivenza e la ferocia omicida. Ne emerge un indimenticabile ritratto della follia, di quel concatenarsi di storie, incontri o mancati incontri che conducono un uomo a cedere alla violenza, all'orrore, alla distruzione dell'altro e di sé. E accanto a questa ombra che ferisce a morte le grandi metropoli del continente, emerge il volto oscuro dell'America degli anni Settanta, restituito attraverso il racconto di una caccia all'uomo che coinvolgerà tutti, poliziotti e giudici, politici e giornalisti, beffati dall'astuzia dell'assassino e incatenati, loro malgrado, alla sua testarda, deviata umanità. 


Di questo libro avrei voluto scrivervi una recensione completa perché, al contrario del primo ospite di oggi, mi è davvero piaciuto tanto, però mi sono accorta che in realtà non avevo molto da dire (certo, volendo potevo parlare di alcune riflessioni, visto che questo libro ne solleva parecchie, ma non mi sembrava il caso, quindi mi accontenterò di parlarvene brevemente).
Inizio col dirvi che, con lui, è stato amore a prima vista. Appena l'ho preso in mano ho capito che doveva venire a casa con me (e il fatto che potessi usarlo per la ibc è stato un piacevole incentivo). 
E' un libro molto spesso, sfiora le 800 pagine, e la sinossi mi sembrava davvero intrigante. Poi l'ho aperto e ne ho letto qualche riga e lì è stata davvero la fine.
Quando finalmente mi sono decisa a leggerlo mi sono trovata completamente conquistata dalle prime 50 pagine, perché lo stile dell'autore è riuscito a catturarmi e intrigarmi.
C'è da dire che lo stile dell'autore andando avanti con la lettura non è più così ipnotico, e che ha qualche difettuccio (ad esempio Stevens ama molto le anticipazioni, di cui non si dimostra per niente avaro, anche se secondo me avrebbe potuto contenersi) ma alla fin fine ha inciso poco, perché una volta iniziata la lettura era fatta, almeno per me: sarei arrivata alla fine.
La storia che racconta non è certo una storia allegra e va a toccare anche molti fatti di cronaca che sono sempre attuali e scottanti, come la pena di morte, la corruzione politica (e non), il mondo della criminalità e anche il funzionamento della mente umana e del comportamento.
E' un libro che fa riflettere, ed è anche un libro che coinvolge. Personalmente l'ho trovato molto ben strutturato e davvero interessante, anche se è pieno di personaggi poco piacevoli, soprattutto per quanto riguarda l'emancipazione femminile, visto che la maggior parte dei personaggi e, in un modo o nell'altro, misogino, soprattutto per i parametri della società moderna. C'è anche da dire che il libro parte dalla fine degli anni 40 e non arriva a toccare gli 80, quindi la mentalità espressa non è certo quella moderna, però può urtare i nervi.
Nonostante questo ve lo consiglio, soprattutto se non siete intimiditi dai libri belli cicciottelli e vi sentite dell'umore giusto per questo genere di storie.

Voto:



SPECIAL GUEST:

TITOLO: Viaggio dentro la mente

AUTORE: Piero Angela

TRAMA: Il nostro cervello è una macchina meravigliosa e conoscerla meglio ci può aiutare a usarla al massimo delle sue potenzialità, dai primi anni di vita fino all'età più avanzata. È da questo spettacolare groviglio fatto di miliardi di cellule nervose e delle loro diramazioni che nasce tutto: la nostra capacità di vedere e di immaginare, di soffrire e di gioire, di ricordare e di creare, di odiare e di innamorarsi. Ma come avviene tutto ciò? Come si formano per esempio le immagini che noi vediamo nel nostro "teatrino mentale"? In base a quali meccanismi prendiamo una decisione e non un'altra? Siamo davvero liberi? Da dove nasce l'amore? C'è nel cervello un punto del piacere? Come spieghiamo i déjà-vu? Questo libro, sotto forma di dialogo con un ipotetico lettore curioso, racconta con parole semplici quello che oggi si è capito del nostro cervello e le frontiere di quello che ancora resta da conoscere. Una seconda parte del libro è poi dedicata alle pratiche per tenere il cervello attivo e brillante lungo tutto il corso della vita. Verranno presentati gli studi più recenti sull'allattamento, l'esercizio fisico, l'alimentazione, l'allenamento mentale, il sesso, lo shock della pensione, l'invecchiamento cerebrale, l'Alzheimer, il cervello dei centenari... Molte ricerche dimostrerebbero infatti che è possibile non solo tenere in buona forma i nostri neuroni (e in certi casi migliorarne le prestazioni) ma anche prevenire, almeno in parte, quelli che paiono essere gli inevitabili danni del tempo e dell'età. 


Ok, avevo detto che vi avrei parlato di un paio di libri, ma poi ho deciso di parlarvi velocemente anche di lui. Questo è il primo libro che leggo di Piero Angela (e mi sento davvero una persona seria!) e sono piacevolmente stupita di quanto bene sia andata questa lettura.
A parte che mi sembrava di avere una puntata di Super Quark in onda nel mio cervello, visto che spesso e volentieri mentre leggevo mi risuonava in testa la voce di Piero Angela, l'ho trovata una lettura molto scorrevole e interessante, ed ho apprezzato che fosse tutto spiegato in termini semplici e in maniera molto discorsiva.
Non sono una persona molto scientifica e quando si tratta di qualcosa che si avvicina anche solamente alla scienza la mia capacità di attenzione (che già è qualcosa di fragile e volatile nella migliore delle occasioni) diventa peggiore di quella di un moscerino ubriaco, ma non mi è successo con questo libro. Probabilmente ha aiutato il fatto che la maggior parte delle cose che vengono dette me le ricordavo dalle superiori, quindi ero facilitata, ma comunque l'ho trovata una lettura davvero molto scorrevole e interessante, con alcuni aneddoti davvero particolari. 
Ad esempio, lo sapevate voi che Victor Hugo aveva un cervello più grosso del normale? E che alla morte di Einstein il suo cervello fu preso per essere studiato da un professore universitario, che lo tagliò a pezzettini e che se lo portò appresso durante tutti i suoi trasferimenti?
Comunque, tornando a noi, questa lettura è stata una bella esperienza e una piacevole sorpresa, quindi sono davvero contenta di averla fatta.



Bene, direi che questo è tutto! E voi cosa mi dite? Conoscevate questi libri? O vi ispirano?
Buone letture!
S.

Commenti

  1. Quella sul cervello di Einstein la sapevo!>___< Sembra molto interessante quello di Angela*_*

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    1. Oh bene! :) sì, è davvero un libro interessante! :)

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  2. Ciao Sia! Station Eleven ho una copia che avevo vinto tempo fa a un giveaway, e in generale ne ho sentito parlare anch' io molto bene. Mmm, forse non era il periodo buono per leggerlo? Mentre Io ti troverò l'avevo notato nella newslettere della ce, mi intrigava parecchio, però di leggere mallopponi non ho proprio voglia ultimamente >.< Quindi è nella wl da leggere in data da destinarsi ^^

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    1. Ciao Rosa! Sì, probabilmente non era il periodo giusto. Ho comunque apprezzato l'idea :) E "Io ti troverò" è un bel mattoncino ma se preso con calma merita davvero

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  3. Ciao Siannalyn, il primo libro "Station Eleven" di Emily St. John Mandel
    sembra interessante. Non conoscevo nè libro nè autrice - Grazie per averne parlato nel tuo blog. Una storia cupa ma che sembra da leggere
    Un saluto e buona serata :-)

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    1. E' un libro molto originale e particolare. Non mi ha conquistata, ma credo che meriti una lettura, soprattutto se l'idea piace :)
      Buona serata anche a te :)

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  4. Ciao! Mi ispira moltissimo Io ti troverò e il fatto che sia un po' corposo, neanche a dirlo, non mi spaventa neanche un po'xD

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  5. Ma dai, che carino che Piero Angela abbia scritto un libro! Lo terrò in considerazione XD

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  6. Station Eleven non mi ispira moltissimo, e il tuo parere mi ha convinta a non dargli una possiibilità XD
    Invece Io ti troverò me l'hai fatto conoscere, e quasi quasi un pensierino ce lo faccio *-*

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    1. Se non ti ispira allora ti consiglio di saltare a piè pari Station Eleven, perché anche se è molto originale non mi ha lasciato nulla, mentre Io ti troverò merita davvero parecchio :)

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  7. Ciao Sia! Io ti troverò credo proprio lo inserirò in WL, nonostante parta con un tema molto toccante mi piace l'evoluzione in thriller! =)

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