RECENSIONE: IL GIOCO DELL'ANGELO

Buon fine settimana a tutti!!!! Febbraio è finito e io ho un sacco di post arretrati da scrivere (è sempre così... probabilmente la fine del mese mi disturba e io non riesco ad organizzarmi, ma migliorerò!!! Spero... :P). Comunque ora la smetto di lamentarmi e vado dritta al sodo:

TITOLO: Il gioco dell'angelo

AUTORE: Carlo Ruiz Zafon

TRADUTTORE: Bruno Arpaia

PAGINE: 466

EDITORE: Mondadori

PREZZO: 13,00 euro

SULL'AUTORE: Autore di successo mondiale, vive dal 1993 a Los Angeles, dov'è impegnato nell'attività di sceneggiatore. Collabora regolarmente con le pagine culturali di "El País" e "La Vanguardia". Tradotte in oltre quaranta lingue, le sue opere hanno conquistato milioni di lettori e numerosi premi nei cinque continenti.
Ha iniziato la sua carriera nel 1993 con una serie di libri per bambini e ragazzi, tra cui Il principe della nebbia.
Nel 2001 esordisce nella narrativa per adulti con il suo quinto romanzo, L'ombra del vento (Planeta, 2002), che, uscito in sordina in Spagna, ha conquistato col passaparola il vertice delle classifiche letterarie europee, diventando un vero e proprio fenomeno letterario.
L'ombra del vento è stato un successo, con più di 8 milioni di copie vendute nel mondo, e solo in Italia, un milione e mezzo, acclamato come una delle grandi rivelazioni letterarie degli ultimi anni. È stato tradotto in più di 36 lingue e ha ottenuto numerosi premi internazionali, tra cui Premio Barry per il miglior romanzo d'esordio nel 2005.
Il 17 aprile 2008 esce per Planeta il secondo romanzo El juego del ángel. La tiratura iniziale di questo libro è la più alta per una prima edizione in Spagna.
Il 25 ottobre 2008 esce per Arnoldo Mondadori Editore la traduzione italiana del romanzo, Il gioco dell'angelo, mentre nel maggio del 2009 esce in Italia Marina.
Il 7 maggio 2010 esce, sempre per la Arnoldo Mondadori Editore, per la prima volta nelle librerie italiane Il palazzo della mezzanotte uscito in lingua spagnola il 1994 con il nome di El palacio de la medianoche.
L'ultima opera dell'autore, intitolata Il prigioniero del cielo, è uscita il 17 novembre 2011 come El prisioniero del cielo per Planeta.

TRAMA: Nella tumultuosa Barcellona degli anni Venti, il giovane David Martín cova un sogno: diventare uno scrittore. E quando riesce a pubblicare un racconto, il successo arriva. Ma da quel momento la sua vita comincerà per la prima volta a porgli interrogativi ai quali non ha immediata risposta, esponendolo come mai prima di allora a imprevedibili azzardi e travolgenti passioni, crimini efferati e sentimenti assoluti, lungo le strade di una Barcellona sconosciuta e inquietante. Quando David si deciderà infine ad accettare l'offerta, fattagli da un misterioso editore, di scrivere un'opera tanto immane quanto rivoluzionaria, non si renderà conto che, al compimento di una simile impresa, ad attenderlo non ci saranno soltanto onore e gloria...
Con uno stile scintillante e grande sapienza narrativa, l'autore de L'ombra del vento torna a guidarci tra i misteri del Cimitero dei Libri Dimenticati, regalandoci una storia in cui l'inesausta passione per i libri, la potenza dell'amore e la forza dell'amicizia si intrecciano ancora una volta in un connubio irresistibile.

Ed ora tocca a me!
Mi dispiace Carlos ma

Per me è NO!
Per me è no! Ci ho provato, ci ho provato veramente ma io e te non siamo proprio fatti l'uno per l'altro. Ho iniziato con L'ombra del vento ed è stato amore: uno stile favoloso, incantevole, bellissimo, una storia originale, interessante, coinvolgente, insomma quel libro l'ho adorato.
Ma poi ho letto Marina e la passione ha iniziato a spegnersi lentamente, con Le luci di settembre la passione mi ha definitivamente lasciato e con Il gioco dell'angelo ho messo un punto fermo alla nostra storia. E' ora di andare avanti.

Lo stile di Zafon è sempre splendido: cattura l'attenzione e tesse un incantesimo ammaliante, non posso certo affermare il contrario. Leggerei anche una lista della spesa scritta da lui, anzi, mi correggo, leggerei molto più volentieri la sua lista della spesa o la sua lista delle cose da fare che non un altro libro suo.

Il problema con lui sono le storie: per carità, sono tutte originali e sono anche ben strutturate, si sviluppano bene, non ci sono soluzioni affrettate, soluzioni mancanti o finali incompleti. In sintesi sono libri fatti come si deve. E allora di cosa mi lamento?

Mi lamento delle storie in sé: Zafon racconta degli sconfitti, degli umiliati e offesi (e per favore Fjodor non ti rivoltare nella tomba, per favore per favore per favore!!!) e, indipendentemente dal finale del libro, sono sempre piene di angoscia, tristezza e senso incombente di catastrofe... ahhhhhhhhhhhh!!!
Quindi anche se è un affabulatore nato, le sue storie sembrano scorrere sulla pagina senza fatica, a me non piace: mi angoscia, mi stufa e mi annoia.

Leggendo questo libro ero partita bene: "Ohh... interessante... carino" poi sono arrivata all'incirca a pagina 100 e per me il libro poteva tranquillamente finire lì. ("Per me il libro è finito... ma secondo Zafon mancano ancora 366 pagine: tortura!!!). Mi sono trascinata lentamente, a fatica per una cinquantina di pagine (cinquanta pagine lunghissime!!!!) e finalmente è iniziata la "Seconda parte" e da lì in avanti le cose sono migliorate un pochino: almeno il mio interesse si è risvegliato, sono tornata ad essere curiosa (evviva!) ed è lì che ho realizzato una cosa: le prime 150 pagine (circa) sono completamente inutili! O meglio... il libro per me avrebbe avuto le due seguenti possibilità:

a)iniziare dall'inizio e finire a pagina 100 (circa)

b)iniziare direttamente dalla seconda parte

ma a+b proprio no! Leggerlo è stato come trascinarsi in qualcosa di noioso, lungo e inutile. Quindi dopo averci provato in tutti i modi ed essere partita con le migliori intenzioni è il caso che metta una bella croce sopra Zafon e vada avanti. Non è che i libri abbiano qualcosa che non va, è che proprio non sono nelle mie corde: mi deprimono, mi annoiano e mi lasciano un retrogusto amaro, di sconfitta, che proprio non mi va giù.

Voto:

E voi l'avete letto? Vi è piaciuto? O vi ispira?
Buone letture e buon fine settimana a tutti!
S.

Commenti

  1. Non ho ancora letto nulla di Zafon quindi non posso esprimere un parere.. però leggendo ciò che hai scritto credo che non faccia molto per me!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. A me proprio non piace, però i suoi libri non sono male e il suo stile è molto particolare... di certo se volessi provare per vedere com'è ti posso consigliare vivamente di non iniziare da questo, ma magari di dare una possibilità agli altri :)

      Elimina
  2. Questo libro è il primo e ultimo che ho letto di Zafòn.. In realtà mi è piaciuto molto (nonostante i voli pindarici incomprensibili XD), però ho letto spesso che rispetto a "L'ombra del vento" è una vera e propria sòla.. Io nel mio angolino mi accontento e non voglio scoprire altro di quest'autore, so già che mi deluderebbe da morire!! :D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Beh, effettivamente rispetto a "L'ombra del vento" questo è molto peggio, ma forse c'è anche da dire che "L'ombra del vento" era qualcosa di completamente nuovo e quindi colpiva anche quello, questo non ha quell'aria di novità ad aiutarlo :P però non è che ti perdi chissà cosa! :)

      Elimina
  3. Io sto leggendo proprio ora "L'ombra del Vento" e tempo fa lessi "Marina". Mi era piaciuto moltissimo, in particolare le descrizioni di Barcellona e del mio quartiere preferito. Ora vedremo se il suo libro universalmente riconosciuto come il migliore mi ammalierà come il precedente ^_^

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Lo stile di Zafon è meraviglioso e le sue descrizioni sono molto belle, secondo me (e di Marina mi erano piaciuti anche i personaggi, molto particolari e ben caratterizzati) ma le storie proprio non fanno per me, anche se L'ombra del vento mi era piaciuto tantissimo :) Spero che lo troverai all'altezza! ^_^

      Elimina
  4. Anche io l'ho letto e la penso più o meno come te: mi ha affascinato tantissimo lo stile dell'autore... ho adorato il modo speciale in cui riesce a descrivere qualunque cosa ma...... mi è parso 1 po' troppo confusionario e difficile da interpretare. Credevo fosse perchè non avevo letto l'ombra del vento.... e non l'ho ancora fatto: ho paura di trovarmi di fronte ad 1 altro libro del genere ;) ma se mi dici che è diverso allora è tutto 1 altro discorso :-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' un peccato che si ingarbugli e che le sue storie non mi piacciono perché fosse solo per lo stile ci sarebbe da fargli un monumento!!! :P In realtà "L'ombra del vento" non c'entra molto con questo libro, nel senso che non sono interdipendenti. E comunque sì, quello era molto meglio di questo... o almeno, al storia mi era piaciuta parecchio :)

      Elimina
  5. Quanto hai ragione sul fatto che ogni libro di Zafon provochi angoscia nel lettore. Ogni volta che finivo un suo libro mi sono sempre pentita di averlo iniziato! Ma ormai leggerò anche l'ultimo libro della serie di cui fa parte il gioco dell'angelo. Voglio scoprire se rivedremo Julian Carax!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi fa piacere di non essere l'unica a sentirsi angosciata da Zafon!!! :P Ehh... mi piacerebbe saperlo, ma penso che troverò qualcuno che ha letto il libro e gli farò il terzo grado! :P

      Elimina
  6. ahahaha anch'io a fine mese mi metto le mani ai capelli perché non so che post fare prima XD
    non ho letto nulla di Zafon, ma L'ombra del vento e il palazzo della mezzanotte sono nella mia wishlist (ormai da troppo tempo aggiungerei).

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Oh bene, mi fa piacere sapere di non essere l'unica a non sapere dove sbattere la testa!!! :P
      L'ombra del vento mi è piaciuto molto, secondo me vale una lettura, mentre Il palazzo della mezzanotte non l'ho letto, ma, visto il mio rapporto con l'autore, non credo che lo leggerò :)

      Elimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

WWW...WEDNESDAY#20

RECENSIONE: BIANCO LETALE

WWW...WEDNESDAY#3