RECENSIONE: FALLING KINGDOMS

Buongiorno a tutti! Come state? Come state trascorrendo le feste? Io al momento non mi posso lamentare!
Visto che ho deciso di rimandare quasi tutti i post di recap all'anno nuovo ho realizzato di avere ancora un po' di tempo a disposizione per postarvi qualche recensione, così ho deciso di iniziare da questa. Oggi vi parlerò di un libro che è stato una profonda delusione per me!

TITOLO: Falling Kingdoms

SERIE: Falling Kingdoms #1

TITOLO ITALIANO: La caduta dei tre regni

AUTRICE: Morgan Rhodes

TRAMA: In un mondo in decadenza e sul’orlo dell’abisso – flagellato da lunghi periodi di siccità e da inverni interminabili –, tre giovani sono destinati a incontrarsi e ad affrontare insieme epiche battaglie, intrighi di corte e tradimenti. Perché la guerra è alle porte, e il futuro dei tre regni è nelle loro mani.

Regno di Auranos. L’erede al trono sta morendo. Sebbene il palazzo reale sia gremito di medici e guaritori giunti da ogni angolo del regno, nessuno è ancora riuscito a sconfiggere il male che l’affligge. Cleo però non vuole arrendersi e, pur di salvare la sorella, parte alla volta di Paelsia in cerca dell’ultima Guardiana, la maga che, secondo la leggenda, possiede delle erbe in grado di curare qualsiasi malattia. E non importa se, per trovarla, Cleo dovrà mettere a rischio la sua stessa vita…
Regno di Paelsia. Si è trattato di un incidente: durante una rissa, un nobile di Auranos ha accoltellato un giovane di Paelsia. Ma per Jonas, che ha visto il fratello spirare davanti ai propri occhi, rappresenta l’ennesima umiliazione. Per troppo tempo ha sopportato i soprusi perpetrati contro la sua gente. È giunto il tempo di organizzare una ribellione. E non importa se, per riuscirci, Jonas dovrà stringere un’alleanza col diavolo, il temibile signore di Limeros…
Regno di Limeros. Lo chiamano il Re del Sangue. È crudele, inflessibile, manipolatore. Eppure Magnus non credeva che, per ottenere la vittoria contro Auranos, suo padre fosse disposto a sacrificare persino la principessa Lucia. Magnus non può permettere che le accada qualcosa di male. E non importa se, per proteggerla, dovrà rinunciare a tutto ciò che ha di più caro…


Avviso: ci sono piccoli spoiler sparsi!!!!!


Allora... partiamo da quello che in questo libro funziona: la mitologia. L'autrice riesce a creare una mitologia/sistema religioso ben curato, originale ed interessante. Complimenti!
Ora che abbiamo esaurito la parte buona posso tranquillamente passare a parlare di tutto quello che non va.


Intanto il mondo. Abbiamo un continente diviso in tre stati, o meglio due regni più una regione fra i due, tipo striscia di terra, decisamente insignificante.
Potrebbero esserci delle terre oltre al mare, uno dei protagonisti riesce a farsene scappare un accenno, e intendo proprio un accenno: in una conversazione nomina distrattamente i tre regni "e altre terre", che non si capisce bene se l'autrice si sia distratta un attimo e lo abbia scritto perché era una frase abbastanza classica e ci voleva o se, effettivamente, oltre a questi benedetti tre regni esiste anche qualcos'altro là fuori, che a noi lettori non è dato conoscere.
Poi la storia di questi tre regni. Uno è prospero e simil felice, uno è freddo e gelido e il suo re è assetato di potere e sacrificherebbe qualsiasi cosa per averne di più e il terzo è la regione insignificante, che non ha un re ma un tizio strano che sfrutta il suo popolo riuscendo a fregarlo alla grande e che alterna tratti di lucidità (ok, di stupidità assoluta ma comunque lucida) a momenti di pura dissociazione dalla realtà (ogni tanto ha questa peculiare abitudine di credersi un dio sceso in terra, letteralmente). E' un credulone e un approfittatore che cerca di darsi più importanza di quella che realmente ha. Ma la credulità è una caratteristica di questa zona: tutto l'ambaradan nasce ufficialmente dal fatto che la magia si sta spegnendo e con lei anche il mondo si sta indebolendo e le ricchezze naturali stanno pian piano scomparendo. Questa è la versione ufficiale. Quello che accade veramente è che in un momento imprecisato della storia il re di Auranos, il posto più ricco dei tre, ha proposto al governatore della striscia di terra insignificante una brillante, brillantissima idea!

-Re di Auranos: Ehi! Perché tu non usi la magia della terra che ti è rimasta per coltivare delle preziosissime vigne e nient'altro? Noi, che siamo tuoi vicini e vi vogliamo bene vi compreremo per sempre il vino a dei prezzi equi. Ma tu devi piantare vigne e solo vigne, hai capito? 
Governatore di Paelsia: Ma che bella idea! Ci sto! 
E fu così che gli abitanti della polverosa striscia di terra iniziarono a coltivare solo e soltanto vigne per vendere il loro buonissimo vino ai loro vicini, che per un po' lo hanno comprato a prezzi onesti, poi sono passati a fare i taccagni spilorci e hanno iniziato a dettare loro i prezzi e le leggi di mercato. Così mentre uno si arricchiva, l'altro non aveva risorse oltre alle vigne e al vino, non aveva modo di produrre scorte di cibo per la sua gente e nessun altro bene da commerciare, né risorse da sfruttare. La più grande genialata mai concepita prima in campo economico.

Tornando al presente gli sfigati sono pieni di rancore perché gli abitanti di Auranos sono ricchi e felici mentre loro vivono in povertà. In tutto questo nessuno si è calcolato manco di striscio il re di Limeros, terra perennemente invasa dall'inverno, meno ricca di Auranos, ma che se la passa decisamente meglio dei nostri amici vignaioli. Il re si diverte a tessere intrighi e ad ammazzare gente a destra e a sinistra perché ha una reputazione da difendere mentre aspetta il momento buono per ricordare al mondo che lui c'è!
Tutto sarebbe potuto continuare in questo modo ancora per secoli ma un'ammazzatina tra amici viene ad agitare un po' le acque: la bella e viziata principessa di Auranos accompagna un suo baldanzoso scarafaggio/amico a comprare del vino direttamente dagli allegri vignaioli. L'amico/scarafaggio fa il tirchio, fa il prepotente e alla fine ammazza il figlio del venditore di vino con cui stava contrattando.
Da qui si accende la fiamma per la sollevazione popolare degli allegri vignaioli, un incidente diplomatico e l'opportunità per il re-ragno di ricordare al mondo che c'è anche lui!
Se volete saperne di più vi consiglio di leggervi la trama, perché da qui in poi rimarrò un po' sul vago. Non posso mica riscrivere i Promessi Sposi, no??
Dopo avervi parlato del mondo e della storia, a grandi linee, passiamo al punto forte di questo romanzo (vi prego, cogliete l'ironia!): i personaggi!
Per la squadra di Auranos abbiamo: Emilia, l'erede al trono. Avete presente il detto "Fate come dico, non fate come faccio?" Ecco, l'ha inventato lei. (E, non me ne vogliate, ma si aggiudica il premio per il personaggio morto nel modo più stupido di tutti i tempi! Brava Emilia!). Cleo, la sorella di Emilia. Prendete una bambina di cinque o sei anni e viziatela da far schifo, dategli anche un cervello da gallina e poi trasformatela all'improvviso in un'adolescente. Fatto? Bravi! Avete clonato Cleo! A lei va il premio per le peggiori decisioni prese. Se lo merita tutto. E' talmente snervante che il libro ha seriamente rischiato di finire defenestrato! Volete sapere cosa mi ha fermato? Beh, semplice: buttare giù dal finestrino del treno in corsa il mio e-reader mi sembrava un pochino eccessivo (e poi al mio e-reader ci tengo! Povero tesoro mio!). Poi abbiamo Nic e Mira, insipidi. Nic è simpatico. Ma sono personaggi secondari e all'autrice non gliene frega nulla di loro, e si vede! Poi c'è Aron, un vero capolavoro di verme/scarafaggio/essere viscido-schifido. Il re, che fa il re, però è un padre abbastanza affezionato. E Theon. Ecco lui mi piaceva. E' l'unico personaggio che per me funzionava (a parte la sua infatuazione per Cleo, perché quale essere senziente potrebbe essere attratto da una persona del genere?!?).
Per la squadra di Limeros abbiamo: King of Blood, eh già, questo simpatico appellativo è il titolo che il re di questa terra si è meritato. Avete bisogno che aggiunga qualcosa? Non credo. Magnus, che per metà libro è un personaggio che funziona e che mi piaceva pure. Poi non si sa bene cosa sia successo ma qualsiasi affetto o apprezzamento si è spento. Lucia. Sembra intelligente ma non lasciatevi ingannare, è tutta una finta! (No dico... questi partono, muovono guerra ad Auranos, gli assediano la città e lei inizia ad odiare la gente di Auranos perché hanno reagito all'assedio. Insomma, ad Auranos sono tutti brutti e cattivi perché non si sono lasciati conquistare in pace. Dovevano stendere un tappeto rosso agli invasori assetati di sangue e aprire direttamente tutte le porte. WTF Lucia? WTF!)Althea, la regina. Inutile. Sabina, l'amante e consigliera del re. Intrigante, ben informata dei fatti, dimenticabile e dimenticata.
Nella terza e ultima squadra abbiamo: Chief Basilius (non so come sia stato tradotto in italiano), il tizio che ogni tanto si crede un dio, che vive nel lusso sulle spalle delle persone che si fidano di lui e ricercano la sua guida e il suo aiuto. Insomma una personcina a modo. Jonas, fratello del ragazzo defunto che farà partire tutto questo pandemonio. Sviluppa una strana ossessione per la principessa Cleo (non chiedetemi perché, per favore), sviluppa una malsana idea per la vendetta e per la ribellione, ma è di un'ingenuità e un'inutilità mostruosa. Si riscatta un po' alla fine, ma anche il suo riscatto è l'ennesima prova che non c'è un personaggio che riesce ad essere fedele a se stesso dall'inizio alla fine (tolto il re di Limeros, lui è costante e sempre se stesso). Ci sono poi un amico di Jonas e la figlia di Basilius. Comparse. 
Insomma... la storia è abbastanza insulsa e prevedibile, il world building è praticamente assente (tolto il sistema religioso, che funziona bene) e i personaggi sono uno più inutile dell'altro. Non ce n'è uno che rimanga coerente con se stesso per più di 20 pagine (re di Limeros a parte) e l'autrice ha la strana tendenza di ammazzare personaggi a casaccio, tanto per! Ora... ho capito che Martin è arrivato alla fama e alla gloria trucidando ogni singola speranza e tutti i suoi personaggi, ma Martin ha anche creato un mondo che sta in piedi da solo, con personaggi che sono coerenti e che sono ben caratterizzati (io non amo Martin, potessi gli darei uno scappellotto per ogni personaggio che ha ucciso, ho una memoria pessima eppure i suoi personaggi me li ricordo ancora bene, lo dico così, per dire, eh!). Quindi se non sei Martin magari non ti mettere ad ammazzare personaggi così, random... non fa bene al libro!

Bene... direi che si intuisce vagamente che questo libro mi ha snervato e irritato. Peccato, mi aspettavo qualcosa di meglio, qualcosa di molto meglio! Che poi non è che avessi aspettative altissime... però insomma, non mi aspettavo una disfatta simile!!!

Voto: (e solo perché mi sentivo buona!)

E voi cosa mi dite? Vi ispira? Oppure l'avete letto?
Buone letture!
S.

Commenti

  1. Concordo su tutto, dall'idizia dei personaggi arrivando alla mancanza di worldbuilding.
    Non hai nominato il Santuario, cosa che mi fa pensare che anche tu l'hai trovato completamente slegato da tutto, come se facesse parte di un altro libro.

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    1. I personaggi sono qualcosa di atroce!!!!!!!
      E no... volevo nominarlo ma poi ho deciso di soprassedere... è di un'inutilità mostruosa. Magari avrà qualche importanza nei prossimi libri, ma non ho intenzione di scoprirlo!!!!!

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  2. che delusione!!! Ammetto di essere stata incuriosita da questo romanzo, ma le recensioni che ho letto (e la tua me lo ha confermato!) non sono molto positive. Penso che chi sia abituato a leggere Fantasy più complessi, sia più esigente in fatto di worldbuilding e questo non sembra molto articolato... potrei dargli una chance, anche se non ora XD

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    1. Incuriosiva anche me e, nonostante le recensioni che ho letto, avevo deciso di provare, ma è stata davvero una grandissima delusione. Perché fosse "solo" il worldbuildin uno potrebbe anche chiudere un occhio... magari non dargli 5 ma un voto più alto si poteva anche dare, ma è che la storia e i personaggi non funzionano (i personaggi! argh!!!!!), quindi mi ha proprio deluso. Spero che a te non faccia questo effetto!! :)

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  3. Che tristezza quando un libro ci delude cosi. Peccato.

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  4. Ciao! Sono felice che le tue vacanze proseguano bene =D
    Non mi ispira molto questo libro e le tue parole mi hanno fatto capire che non fa per me xD

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    1. Ciao! :) Grazie! :)
      Purtroppo è stato davvero deludente :(

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  5. Non conosco il romanzo , ma tu ne hai fatto una lodevole recensione con tutti i pro e i contro..
    Mi sembra abbastanza faruginoso e da come me lo hai presentato non mi ha intrigato molto..ma come sempre mai dire mai..chissà..
    Bacio serale e uno strabiliante 2016

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    1. Grazie per i complimenti :)
      E, anche se un po' in ritardo, un buonissimo 2016 anche a te! :)

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