RECENSIONE: CIO' CHE RESTA DI NOI
Buongiorno e buon inizio settimana a tutti! Come state? Com'è stato il vostro fine settimana? Io sono riuscita a riposarmi, evviva! E oggi riesco pure a postare una recensione! So di essere pessima e di non postarne mai un numero sufficiente e dicembre, in particolare, non è un buon mese per le recensioni, visto tutti i post che sono "d'obbligo" in questo periodo. Ma almeno una riesco a pubblicarla, evviva!
Il libro di cui vi parlerò oggi mi è stato gentilmente inviato dall'autrice in cambio di un'onesta recensione.
AUTRICE: Ciò che resta di Noi
TRAMA: È il 1986, quando la vita di Alessandro, un adolescente cresciuto in manicomio, viene completamente stravolta dall’arrivo di Camilla, una ragazza semplice, impulsiva, bella.
Il tempo scorre e nella sua caducità i due riescono a crearsi uno spazio tutto loro fatto di affetto, fiducia e, soprattutto, di terrore... perché è il terrore che regna sovrano in una struttura austera e arida come un ospedale psichiatrico. Ma ai due giovani non importa; sono abituati a convivere con paura e sofferenza e proprio per questo motivo combattono per preservare l’integrità e la straordinarietà del loro splendido amore, il quale, così puro e intenso, è la prova che non esiste niente di più forte.
Peccato soltanto che il destino abbia tracciato per loro cammini differenti, inaspettati, che metteranno a dura prova i loro sentimenti.
Per essere un esordio è davvero buono, lo stile è scorrevole e curato (l'edizione di per sé è curata. La punteggiatura è al punto giusto e si vede che qualcuno ha riletto il tutto. So che sembrano cose scontate, ma non lo sono sempre, soprattutto quando si parla di libri auto-pubblicati o pubblicati da esordienti e/o da case editrici piccole.). I dialoghi sono naturali (ok, ci sono un paio di battute qua e là che stridono un attimino, ma potrebbe tranquillamente essere un problema di gusto personale e anche se così non fosse sono comunque una manciata in tutto il libro, quindi non lo si può nemmeno considerare un difetto).
Il libro è narrato al presente, ed è una scelta narrativa abbastanza particolare, ma l'autrice riesce a giocarsela bene ed è riuscita a non appesantire la narrazione, che funziona bene e fluisce.
Sul lato di stile/forma non ho praticamente nulla da ridire, e se si considera che l'autrice è giovanissima, la cosa è veramente meravigliosa! Un "brava Virginia" non glielo toglie nessuno!
Ed ora passiamo alla storia. Va precisato che, nonostante tutto, questo libro è una storia d'amore. Niente di più e niente di meno. Mi aspettavo qualcosina di più, visto la scelta particolare di ambientare il libro in un manicomio. Le possibilità che questa scelta offre sono molte, moltissime e una più interessante dell'altra (anche se non delle più allegre, va precisato) perciò mi sarei aspettata che la cosa venisse sfruttata un po' di più. Invece il manicomio serve semplicemente da ambientazione, fa da sfondo e in quanto sfondo è anche ben usato, ogni tanto ci ricordiamo di dove siamo, per carità, ma speravo in qualcosina di più.
La storia d'amore però è molto tenera e coinvolgente. Non sono sempre una fan delle storie d'amore, diciamo che vado molto a periodi, essenzialmente, ma la storia di per sé mi è piaciuta.
E, infine, arriviamo ai personaggi. Alessandro è quello che mi è piaciuto di più, quello che è riuscito a convincermi pienamente e che mi ha fatto una tenerezza incredibile. Camilla invece mi è piaciuta un po' meno. Alcune cose mi sono piaciute e le ho trovate credibili, mentre altre mi sono piaciute meno... essenzialmente si vede tutto il suo essere ancora bambina e pure abbastanza viziatella, quindi credibilissimo come personaggio? Sì, sicuramente, ma non per questo piacevole. Non è che sia odiosa, ma ha i suoi momenti.
Ho apprezzato anche molto le figure di Lidia e Cesare e mi sarebbe piaciuto vedere un po' più di spessore nei personaggi secondari, il fatto che siano piatti appiattisce di riflesso tutto il libro.
Un'altra cosa che ho apprezzato è stato il Noi, scritto maiuscolo, è stata una cosa molto carina (e una costante del libro, cosa che, di nuovo, non è mai scontato in questi tempi bui per l'editoria!).
Comunque, tirando le somme mi è piaciuto. Per essere un esordio è molto buono e, se si considera la giovane età dell'autrice, è davvero, davvero buono.
Certo, alcune cose sono migliorabili, ma tutto sommato è una lettura piacevole e toccante che sono stata felice di aver fatto.
E voi cosa mi dite? Vi ispira? O lo avete già letto?
Buone letture!
S.
Il tempo scorre e nella sua caducità i due riescono a crearsi uno spazio tutto loro fatto di affetto, fiducia e, soprattutto, di terrore... perché è il terrore che regna sovrano in una struttura austera e arida come un ospedale psichiatrico. Ma ai due giovani non importa; sono abituati a convivere con paura e sofferenza e proprio per questo motivo combattono per preservare l’integrità e la straordinarietà del loro splendido amore, il quale, così puro e intenso, è la prova che non esiste niente di più forte.
Peccato soltanto che il destino abbia tracciato per loro cammini differenti, inaspettati, che metteranno a dura prova i loro sentimenti.
Per essere un esordio è davvero buono, lo stile è scorrevole e curato (l'edizione di per sé è curata. La punteggiatura è al punto giusto e si vede che qualcuno ha riletto il tutto. So che sembrano cose scontate, ma non lo sono sempre, soprattutto quando si parla di libri auto-pubblicati o pubblicati da esordienti e/o da case editrici piccole.). I dialoghi sono naturali (ok, ci sono un paio di battute qua e là che stridono un attimino, ma potrebbe tranquillamente essere un problema di gusto personale e anche se così non fosse sono comunque una manciata in tutto il libro, quindi non lo si può nemmeno considerare un difetto).
Il libro è narrato al presente, ed è una scelta narrativa abbastanza particolare, ma l'autrice riesce a giocarsela bene ed è riuscita a non appesantire la narrazione, che funziona bene e fluisce.
Sul lato di stile/forma non ho praticamente nulla da ridire, e se si considera che l'autrice è giovanissima, la cosa è veramente meravigliosa! Un "brava Virginia" non glielo toglie nessuno!
Ed ora passiamo alla storia. Va precisato che, nonostante tutto, questo libro è una storia d'amore. Niente di più e niente di meno. Mi aspettavo qualcosina di più, visto la scelta particolare di ambientare il libro in un manicomio. Le possibilità che questa scelta offre sono molte, moltissime e una più interessante dell'altra (anche se non delle più allegre, va precisato) perciò mi sarei aspettata che la cosa venisse sfruttata un po' di più. Invece il manicomio serve semplicemente da ambientazione, fa da sfondo e in quanto sfondo è anche ben usato, ogni tanto ci ricordiamo di dove siamo, per carità, ma speravo in qualcosina di più.
La storia d'amore però è molto tenera e coinvolgente. Non sono sempre una fan delle storie d'amore, diciamo che vado molto a periodi, essenzialmente, ma la storia di per sé mi è piaciuta.
E, infine, arriviamo ai personaggi. Alessandro è quello che mi è piaciuto di più, quello che è riuscito a convincermi pienamente e che mi ha fatto una tenerezza incredibile. Camilla invece mi è piaciuta un po' meno. Alcune cose mi sono piaciute e le ho trovate credibili, mentre altre mi sono piaciute meno... essenzialmente si vede tutto il suo essere ancora bambina e pure abbastanza viziatella, quindi credibilissimo come personaggio? Sì, sicuramente, ma non per questo piacevole. Non è che sia odiosa, ma ha i suoi momenti.
Ho apprezzato anche molto le figure di Lidia e Cesare e mi sarebbe piaciuto vedere un po' più di spessore nei personaggi secondari, il fatto che siano piatti appiattisce di riflesso tutto il libro.
Un'altra cosa che ho apprezzato è stato il Noi, scritto maiuscolo, è stata una cosa molto carina (e una costante del libro, cosa che, di nuovo, non è mai scontato in questi tempi bui per l'editoria!).
Comunque, tirando le somme mi è piaciuto. Per essere un esordio è molto buono e, se si considera la giovane età dell'autrice, è davvero, davvero buono.
Certo, alcune cose sono migliorabili, ma tutto sommato è una lettura piacevole e toccante che sono stata felice di aver fatto.
Buone letture!
S.
Onestamente questo qui mi ispira pochino :/ sarà che ultimamente le storie d'amore mi attirano meno del solito XD
RispondiEliminaBeh, allora non mi dovrò sentire "in colpa" per aver aggiunto titoli alla tua wish list! :P
EliminaDue giovani, una storia d'amore carina, l'ambiente psichiatrico... mi ricorda un pò il romanzo di Licia Vichi, Non andartene docile in quella buonanotte :D
RispondiEliminaIl romanzo della Vichi non l'ho ancora letto, anche se ha un titolo che mi ispira davvero parecchio :)
EliminaMi piace l'ambientazione, anche sei io l'avrei voluta teatro di una storia diversa. Comunque vorrei leggerlo, solo per curiosità. Sia mai che ne rimango sorpreso in positivo :)
RispondiEliminaEffettivamente con un'ambientazione simile le possibili storie sono molte :)
EliminaIo non l'ho mai letto né sentito parlare, ma l'ambientazione originale e diversa dal solito mi ispira parecchio =)
RispondiEliminaIl libro è autopubblicato e la scrittrice è davvero molto giovane, quindi non è proprio famosissimo come libro, ma sono contenta che ti ispiri! :)
EliminaNon ho letto il libro e non conosco la scrittrice, anche se penso che gli autori giovani devono sempre essere incoraggiati.
RispondiEliminaLa trama è una semplice più o meno storia amorosa, ma l'amore è sempre così scarso al giorno d'oggi che mi piace leggerlo..Bene ...detto fatto..
Buona notte e dormi bene!
Questa autrice è veramente giovanissima e si è dimostrata molto brava :)
EliminaGrazie per il commento e buona giornata! :)
ciao Sianna,
RispondiEliminacome saprai questo libro mi è piaciuto. sono sostanzialmente d'accordo con te su ciò che hai scritto e sono certa che Virginia non potrà far altro che migliorare. E' molto in gamba e spero nel futuro di leggere ancora qualcosa di suo.
Chicca
Ciao! :)
EliminaConcordo con te su Virginia, promette davvero bene e anch'io spero di leggere qualcos'altro di suo :)
Mi ero persa questo post!
RispondiEliminaComunque, uhm, certo la scelta dell'ambientazione é interessante ma la storia d'amore non mi ispira granché. Mi ricorda un racconto che ho letto sul blog Le mie parole di Giuseppe 'Breve storia di Alberto'.
Decisamente passo :1
Il racconto di Giuseppe me l'ero perso, ma andrò presto a curiosare, grazie per la segnalazione :)
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