BOOKS' BITES!

Buongiorno gente e buon inizio di settimana! Come state? E come procedono le vostre letture? Io oggi ho deciso di rispolverare questa vecchia rubrica per proporvi un piccolo estratto del libro che ho da poco finito di leggere. E' stata una piacevole sorpresa, e in attesa di riuscire a scrivere una vera e propria recensione ho deciso di condividere comunque qualcosina con voi. Ance perché è stata una lettura che mi ha riempito di entusiasmo, soprattutto perché la protagonista è meravigliosa, e quindi ho deciso di proporvi proprio un brano che trovo la descriva alla perfezione! 

Dunque, palestra. Nove e mezza. Io vado in palestra conciata da pezzente perché giudico che degli indumenti nei quali sudo come un asino e che sfrego contro attrezzi che hanno conosciuto solo promiscuità, debbano essere prossimi allo sfascio. Quindi braghe informi, felpe lise, t-shirt dal colore incerto, quel colore che la roba assume dopo parecchi lavaggi sbagliati. E poi non mi va che qualcuno possa pensare che vado in palestra per rimorchiare, eh, sì perché anch'io, come tutti sono vittima di quello che pensano gli altri, solo che lo faccio al contrario.
E mi vedo il set di Desperate Housewifes al completo. Gesummaria, e adesso cosa faccio, mi giro sui tacchi? Se becco la Gigi che mi ha consigliato l'orario, le infilo i lobi delle orecchie nelle narici, orecchini e tutto, e me ne frego se devo tirare per farceli arrivare! Le creature stanno assiepate come fiori lievemente appassiti intorno alla macchinetta del caffè che è proprio nell'atrio e ci devi passare davanti per forza. Il giorno che mi si rompe il radiografico, giuro, le chiamo! Non mi conoscono, non sanno che lavoro faccio, ignorano che le mie mani trafficano dentro a pertugi sanguinolenti quando non decomposti e devo anche ragionarci su, non hanno idea di come io trascorra le mie giornate, di cosa pensi, se sia italiana o bulgara, però hanno già deciso che sono una paria perché il mio look non promette niente di buono e la mia aria torva nemmeno. Ma come fai, Cristo, ad entrare in un posto dove la tua felpa sdrucita manda gli unici messaggi che il pubblico è in grado di interpretare?



Ammetto che sarei andata avanti ancora un po', perché la scena continua e Ardelia non è certo timida nell'esprimere le sue opinioni, ma vi ho lasciato più di metà pagina e credo che, almeno per il momento, possa bastare. 
Questa "citazione" è tratta da Come i tulipani gialli di Cristina Rava, e ho il sospetto che mi vedrete citare spesso questa autrice, perché il nostro primo incontro è andato a gonfie vele! E' un giallo ambientato ad Albenga, e al momento sono affascinata dalla protagonista (come suppongo ormai abbiate capito) e dallo stile dell'autrice!
E voi che mi dite? Conoscete questa autrice? E cosa ne pensate del brano che vi ho lasciato?

Buone letture

Commenti

  1. mi hai fatto venire voglia di proseguire! Non conosco ancora l'autrice ma ho un suo ebook nel kindle da leggere

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    1. Ne sono davvero contentissima! E poi la protagonista ha un qualcosa che mi ha ricordato Vani Sarca *_*

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