RECENSIONE: SEI DOVE SUSSULTA IL CUORE!

Buongiorno a tutti! Come state? E come procedono le vostre letture? Io sono contenta perché riesco a tornare con una recensione, ma vi avviso già che non sarà una cosa bella, quindi se siete anime sensibili tirate dritto! Io vi ho avvisato.

Ringrazio l'autrice che mi ha inviato una copia del suo libro in cambio di un'onesta recensione.

TITOLO: Sei dove sussulta il cuore

AUTRICE: Simona Giorgino

TRAMA: Alla fine della storica relazione con il suo ex ragazzo, Tessa si trasferisce a Milano per svolgere la professione per cui ha studiato: traduttrice e mediatrice culturale. Assunta presso una comunità di accoglienza, Tessa si dedica totalmente al lavoro dimenticandosi di vivere la vita, fino a quando, a partire da quello che sembrava essere solo un temporale passeggero in un normalissimo lunedì pomeriggio, le cose per lei cominciano inaspettatamente a cambiare. L’incontro fortuito con un fascinoso quanto sfuggente commercialista, l’arrivo in comunità di un ospite ribelle e dal passato misterioso e un impegnativo trasloco in un nuovo appartamento nella periferia milanese saranno la chiave che aprirà nuovamente la porta del suo cuore, tenuta chiusa per troppo tempo. Così, tra segreti scoperti casualmente, serate trascorse presso antiche osterie dall’aspetto pittoresco e un viaggio in Puglia dal sapore tutto familiare, Tessa si troverà a dover fare i conti con i suoi tormenti sentimentali e a prendere delle decisioni che cambieranno il corso della sua vita.

Oggi ho deciso di provare a scrivere una recensione in maniera diversa dal solito, perché già so che sarò abbastanza cattiva, quindi per cercare di limitare i danni ho deciso di provare a non scrivere una recensione come tutte le altre, in cui do libero sfogo alla mia irritazione, perché sarebbe venuto fuori uno sproloquio infinito, ma di provare ad andare per punti. Che dite, ci riuscirò? Scopriamolo assieme!
Ah, possibili spoiler sparsi.
I pro:
  • L'idea di base. La storia è davvero molto carina e dolce, in certe parti. Quindi se siete disposti a chiudere un occhio qua e là e siete in cerca di una storia dolce e carina, piena di buoni sentimenti, questo libro potrebbe fare al caso vostro.
  • Tessa. La metà delle volte. Tessa è una ragazza innamorata della vita, che cerca di non lasciarsi abbattere dalle cose negative, da tutto quello che non funziona nel mondo, e cerca sempre di trovare un lato positivo, o di pensare a ciò che di positivo c'è nella sua vita. E' lontana da casa, dalla sua amata Puglia, eppure riesce ad amare lo stesso Milano. Lavora in un centro di accoglienza e il suo lavoro la riempie di entusiasmo. Non si lascia buttare giù dalle brutte esperienze che gli ospiti del centro hanno passato, ma cerca di prenderseli tutti a cuore e di mettere in luce la speranza per il loro futuro.
  • Il rapporto di Tessa con la sua migliore amica. E' una bella storia di amicizia, le due ragazze sono inseparabili ed è davvero piacevole leggere di un'amicizia così sentita e genuina. Mi ha fatto sorridere spesso.
  • Ora mi raccomando tenetevi forte perché questo è bello grosso: l'autrice ha effettivamente riletto il libro. Non è una cosa fantastica? Se avete letto altre mie recensioni ad autori esordienti/self o che gravitano nel mezzo di queste due categorie, ormai sarete stufi di sentirmelo ripetere, perché sembro una maestrina delle elementari, ma praticamente in tutte le recensioni (salvo poche felici eccezioni) mi lamentavo del fatto che l'autore avrebbe dovuto rileggere ancora il suo lavoro. Bene, sono felice di annunciarvi che non è questo il caso. (Ma aspettate a cantar vittoria, fossi in voi prima arriverei alla fine!)
  • Rocco. Ha la pazienza di un Santo e la devozione di un cagnolone fedele. E' una bella persona, di quelle che farebbe piacere incontrare anche nella vita reale. E penso che sia davvero un bel complimento da fare ad un personaggio di un libro.
Le parti meh:
  • Il rapporto di Tessa con la sua migliore amica. (Lo so, è anche un punto della lista precedente, ma vi avviso che sarà una cosa che capiterà spesso, quindi rassegnatevi). Il rapporto tra le due ragazze mi è piaciuto davvero molto, ma all'inizio del libro sembra che debba essere uno dei punti cardine della storia, ma ben presto perde importanza. Non è che non vediamo più le due ragazze, ma sembra più un qualcosa messo lì per dare un contesto e creare un contorno alla storia. Parte come un elemento molto importante e finisce come qualcosa di relegato sullo sfondo. Non è esattamente una critica, ma mi sarebbe piaciuto vedere questo rapporto reso un pochino più reale, a volte mi è sembrato quasi una forzatura, perché ormai c'era e bisognava portarlo avanti.
  • Il rapporto con gli ospiti del centro di accoglienza. Sappiamo che Tessa se li prende a cuore e ha un bel rapporto con praticamente tutti, che siano ospiti o colleghi. Però al di là del rapporto con Leo, l'ospite dal passato problematico in cerca di un'occasione per redimersi e costruire un nuovo futuro che è appena arrivato al centro, non la vediamo interagire con gli altri, se non per un saluto frettoloso. In pratica tutti gli altri ospiti sono solo sfondo bianco. Non è che sia una brutta cosa, perché non tutti possono stare al centro della scena, questo è vero. Ma mi sarebbe piaciuto che l'autrice rendesse il tutto un po' meno sfondo, che al posto di sprecare mezza pagina per descriverci come è vestita la nostra Tessa, avesse usato quella mezza pagina per parlarci degli altri ospiti, della vita al centro. Tanto per renderlo qualcosa di più reale per noi lettori.
  • Il centro di accoglienza in generale. Questo potrebbe essere solo un parere mio personale, da ignorante. Ma ho il vago sospetto che se qualcuno che lavora realmente in un centro di accoglienza leggesse il libro potrebbe non apprezzarlo affatto. Diciamo che la parte sull'allegra famiglia allargata è molto bello e fa anche bene al cuore. Ma diciamo anche che a me il tutto è sembrato davvero poco professionale. Comunque come vi dicevo non sono un'esperta di centri d'accoglienza, quindi potrebbe solo essere un'idea personale non corretta.
I contro:
  • La parola "scatoli". No! Non è italiano. E' scorretto. O dici "scatolone/i" o "Scatola/e". A te la scelta, usa quello che preferisci, ma non usare "scatoli". Anche perché il libro ci è raccontato con la voce di Tessa, che è pugliese, è vero, ma questo è l'unico regionalismo forte presente nel libro. Quindi non è un elemento di colore, è semplicemente sbagliato. Se tu scrivi come Camilleri o Fenoglio allora ci sta, ma una parola qua e là o un elemento sparso tra le pagine non danno colore, sono semplicemente errori.
  • L'autrice ha riletto quello che ha scritto, e questo è buono e giusto, ma avrebbe anche dovuto farlo leggere da una qualche figura professionale (chiamatelo editor, correttore di bozze o quello che preferite) perché avrebbe giovato enormemente alla narrazione. Lo stile dell'autrice è abbastanza fresco e scorrevole, ma si perde in descrizioni inutili che non giovano alla storia. Descriverci come sono vestiti i personaggi ci sta, ogni tanto, per darci anche magari un'idea del personaggio, ma noi assistiamo ad ogni cambio di vestiti di Tessa e sinceramente stufano parecchio! Vi riporto l'inizio di un capitolo che mi ha particolarmente colpita (più nel senso di peso sullo stomaco che altro, ma giudicate voi!)
"Per questo apericena con Vanessa decido di indossare un paio di pantaloni neri corti sulla caviglia e a vita molto alta. Scelgo un paio di sandali nude con tacco e una blusa bianca con vaporosi volant all'altezza delle spalle.Dal momento che sono particolarmente allegra, decido di occuparmi anche dei capelli, che di solito lascio semplicemente sciolti sulla schiena. Scelgo di fare una treccia alla francese attaccata alla testa. Una volta vidi un tutorial su YouTube e decisi di replicarlo, riuscendoci alla perfezione e scoprendo di avere una manualità di cui ero ignara.Spazzolo bene la mia folta chioma, annusando intensamente l'odore della maschera ai semi di lino che ho applicato dopo lo shampoo, e divido i capelli dietro alla testa prima in due ciocche, poi man mano che procedo aggiungo capelli dai lati per creare la terza ciocca. Intreccio stando attena a non perdere nessun passaggio. Quando arrivo alla fine della testa, verso la nuca, faccio girare la treccia portandola di lato, infine fisso tutto con un elastico trasparente. Il risultato è soprendente! Per ultima cosa procedo con il trucco, passando sul viso un velo di fondotinta minerale, dell'ombretto verde smeraldo sulle palpebre e una matita nera intorno agli occhi. Sulle labbra stendo del semplice lucidalabbra, e non mi dimentico di una spolverata di blush sulle gote."
Se avete letto tutto il pezzo... beh, complimenti! Credo che queste cose siano un po' l'incubo di ogni editor, perché è la sagra dell'inutilità. Non farò un'analisi dettagliata di tutto perché non mi pare il caso, ma qualcosa la devo dire perché dato che non ho defenestrato il libro me lo sono guadagnato: è necessario sapere che il fondotinta è minerale? O che l'ombretto te lo metti sulle palpebre? Dove altro dovresti metterti l'ombretto, scusa???  E non crediate che questa descrizione minuziosa sia l'unica. Ad un certo punto, in un'altra scena, l'autrice specifica anche il colore delle suole delle scarpe della protagonsita.
E ci sono altre cose che una lettura di un professionista avrebbe probabilmente evitato di pubblicare, tipo le molteplici e del tutto inutili indicazioni stradali:

"Scendo alla fermata di Piazza Abbiategrasso per prendere la metropolitana della linea verde che mi porterà fino a Porta Genova. Io e Vanessa ci siamo date appuntamento alla fine di via Casale, all'angolo con il Naviglio Grande."
L'autrice vuole dimostrarci che conosce davvero Milano, brava! Ma siccome questo è un romanzo rosa e non la guida "100 cose da fare a Milano prima di morire" poteva anche mantenersi un po' più sul generico. Le vie e le fermate sono abbastanza inutili. Se vuoi citarne qualcuna per collocare meglio la storia va bene, ma cerchiamo di non esagerare!
E ad un occhio attento probabilmente non sarebbero neanche sfuggite certe perle di saggezza:

"Mi manca Leo. E' incredibile come la mancanza di una persona la si percepisca in particolare quando non la si vede e non la si sente."

Scusa, cosa???? E quando dovresti sentirla la mancanza di una persona? Quando ce l'hai di fianco?? Si chiama mancanza perché ti manca, cioè non ce l'hai.
Ma andiamo avanti!
  • Tessa. L'altra metà delle volte. Diciamo che Tessa è melodrammatica in maniera eccessiva e usa spesso due pesi e due misure. Quindi se la metà delle volte l'ho trovata simpatica, per la sua passione e per il suo entusiasmo, l'altra metà delle volte l'avrei volentieri presa a schiaffi.
    Partendo dalla storia col suo ex, che ci dice che da dopo che si sono lasciati non è più riuscita ad avere una relazione, e ce la mena e ce la mena, ma volete sapere cos'è successo col suo ex? Si è spenta la passione, si sono lasciati di comune accordo e poi lei si è accorta che si sentiva sola, ha provato a rimettersi con lui e lui le ha detto "picche". Per carità, non è piacevole, ma da come l'aveva messa lei sembrava una cosa piena di drammi e invece... no!
    Poi abbiamo Brando. Che incontra per caso mentre si riparano entrambi da un temporale (Un giorno di pioggia Andrea e Giuliano incontrano Licia per caso...) Passano assieme un paio d'ore in cui sembra che tra i due ci possa essere un certo interesse, ma poi si dividono senza lasciarsi i numeri di cellulare e da allora Tessa si ossessia con Brando. In pratica è diventato l'uomo della sua vita e non fa altro che pensare e ripensare a lui, cercare il suo viso ovunque perché è lui quello giusto.
    Succedono un paio di cose nel mezzo, poi i due si rincontrano per caso e Tessa finalmente scopre dove lavora l'uomo della sua vita, ma non si lasciano i recapiti, di nuovo (perché giustamente si è data dell'idiota per non avergli chiesto il numero la prima volta almeno una riga sì e l'altra anche, lo rincontra ma deve essere lui a chiederle il numero!!! Quindi nisba anche questa volta!). Così Tessa gli fa una sorpresa e lo vede entrare nel portone con un'altra donna. E' la fine. Il disastro! Questo viscido traditore! Come si permette! Ma ora è davvero finita! (Cosa, Tessa, cosa???). Insomma... avete capito, no? Ma lei nel frattempo sta intrecciando una relazione con Rocco, l'agente immobiliare che l'ha aiutata a trovare la casa nuova, ma va tutto bene perché con Brando mica avevano una relazione.
    Scusa... fammi capire. Lui è brutto e cattivo perché ha tradito la tua fiducia, ma tu esci con l'altro e va bene perché tanto tu e Brando mica avevate una relazione. WTF!!! La coerenza non è il punto forte di Tessa.
    E poi è ottusa. Leo è innamorato perso di lei. Lo sanno anche i muri, lo sanno tutti tranne Tessa, che continua a ripetersi (e ci crede anche!) che il suo nei confronti di Leo è amore fraterno. Ma cara ragazza, io ho un fratello, un sacco di gente che conosco ha fratelli e sorelle, e anche se magari passiamo del tempo a chiederci come stanno, cosa staranno facendo ecc... non smaniamo per loro, non sentiamo la loro mancanza nello stesso modo in cui ci manca il nostro amato/fidanzato/a/ragazzo/a ecc.. e non pensiamo a loro notte e giorno, non parliamo solo di loro con chiunque ecc... però di solito noi persona normali ci comportiamo così quando ci piace qualcuno. Ma no, assolutamente no, quello che prova lei per Leo è solo amore fraterno.
    Poi abbiamo la storia con Rocco. Rocco è da ammirare, è tenero, dolce, mi è piaciuto un sacco. Non mi è piaciuto per niente come Tessa lo tratta. So di avervi già spoilerato parecchie cose, quindi su loro due cercherò di tenere le labbra cucite, giusto per non rovinarvi completamente la lettura, ma sappiate che sono delusa dal comportamento di Tessa.
    E ci sarebbero ancora un paio di cosine da dire su Tessa e Brando, perché la mancanza assoluta di coerenza e di realismo di questa ragazza hanno dell'impressionante, soprattutto quando si tratta del suo rapporto con Brando, ma certe piccole delizie ve le lascio scoprire da soli!
  • Tessa è la nuova Bella Swan. Sono due anni che è sola come un cane perché non ha trovato il ragazzo giusto, nessuno la fila ecc... nel giro di poco ecco che ci sono tre uomini/ragazzi molto belli, con un sacco di belle caratteristiche, che le muoiono dietro. Cos'è, ha cambiato improvvisamente profumo? Perché una soluzione simile è sembrata una buona idea????
Mamma mia, non pensavo uscisse un post così lungo! Come avrete ormai capito non è stata una lettura molto rilassante. Mi sono ritrovata ad alzare gli occhi al cielo e a chiedermi "perché???" molte più volte di quello che mi sembra tollerabile, quindi per me questo libro è un grosso no. Per carità, non è completamente da buttare, ci sono anche dei lati positivi e ci sono state cose che ho apprezzato, il problema è che le cose che mi hanno irritato (e ogni tanto anche fatto desiderare un bel "defenestramento") sono state molte di più. Per questo motivo mi astengo anche dal dare un rating a questo libro, ma sono curiosa di conoscere la vostra opinione. Voi l'avete letto? O il libro vi ispira?
Buone letture!
S.



Commenti

  1. Peccato che si sia rivelato una lettura deludente... però la recensione per punti è bellissima XD credo di essermi divertita di più a leggere questa di quanto farei a leggere il libro :)

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    1. Penso che sfrutterò l'idea più spesso! ;) E grazie mille!!! ^_^

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  2. La recensione scorre che è un piacere! Il libro non mi ispira per nulla, credo che passerò xD

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    1. Beh, sono contenta che ti sia piaciuta la recensione! ;)

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  3. Una recensione negativa fatta davvero bene, che non affossa inutilmente il libro, ma chiarisce i punti che non funzionano e suggerisce nuovi spunti all'autrice per potersi migliorare, al di là comunque della storia in sé, che può piacere o non piacere. Brava Sia :*

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    1. Grazie! :) Sono contenta che approvi (e soprattutto che questa recensione non ti abbia fatto cambiare idea sull'avermi mandato una copia del tuo prossimo libro ;P)

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  4. E alla fine è venuto fuori comunque uno sproloquio infinito ahahahah ma l'ho letto (tutto, giuro) con piacere! Comunque ottima recensione :) Lo conoscevo perché sono stata contattata dall'autrice, ma non mi interessa particolarmente, non è un genere che mi piace e me lo hai appena confermato.

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    1. Sì, diciamo che io ci ho messo tutte le buone intenzioni... poi il risultato mi è un po' sfuggito di mano!! ;P Comunque sono contenta che tu sia arrivata alla fine! :)

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  5. Accidenti, mi dispiace che questa lettura si sia rivelata un flop >.<. L'avevo già notata in alcuni blog ed ero (e rimango tutt'ora) fortemente indecisa se concederle una possibilità... di sicuro ci sono altri romanzi a cui dare la precedenza e.e. Bella recensione, originale :)

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    1. Grazie! :) Purtroppo questo libro avrebbe potuto dare di più, l'autrice sembra essere promettente e spero che con i suoi prossimi lavori le cose migliorino almeno un po' :) Non è comunque un libro completamente da buttare, quindi se ti incuriosisce e se ti capita tra le mani puoi sempre provare a vedere come va :)

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  6. Peccato perché la trama l'ho trovata davvero carina, ma anche io non avrei sopportato certe cose. Ho gradito invece molto la tua recensione, è stata un'ottima idea articolarla in questo modo :)

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    1. Mi fa piacere che la recensione ti sia piaciuta! :) E per il libro è un vero peccato, spero che con i prossimi libri le cose migliorino, perché credo che le potenzialità ci siano tutte :)

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  7. che bella la recensione così, dovresti farne una rubrica, io ho apprezzato tanto e anche riso!
    Concordo con te sul fatto che spesso le autrici self tendano a raccontare tutto, ma proprio tutto tutto. E anche no, grazie, si perde l'attenzione alle cose giuste. Io patisco molto i libri così, quindi passerò oltre

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    1. Sono davvero contenta che ti sia piaciuta! E credo che sfrutterò l'idea più spesso nelle recensioni, soprattutto per quei libri che ho adorato alla follia (o che mi hanno particolarmente esasperato!).
      E concordo con te, forse investire in una figura professionale che possa far da editor non sarebbe una cattiva idea!

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