SERIOUS? SERIES! #14
Buon inizio settimana a tutti! Come state? E come procedono le vostre letture? Io al momento non vorrei altro che rannicchiarmi sul divano e continuare a leggere senza interruzioni ma, ahimè, il lavoro chiama...
Però oggi sono qua con un'altra recensione, e ammetto che la cosa stupisce me per prima, starò mica esagerando??
Comunque, oggi ho deciso di parlarvi di una serie che ho concluso da poco e che da noi non è ancora terminata. La serie in questione è una duologia, quella di Warcross di Marie Lu. Da noi hanno già tradotto il primo (evviva) ma dobbiamo ancora aspettare per vedere se tradurranno anche il secondo. Speriamo in bene! Nel frattempo io ve ne parlo ma, come al solito, vi riporto solo la trama del primo, per evitare spoiler!
TRAMA: Per i milioni di persone che si connettono ogni giorno, Warcross non è solo un gioco, è un modo di essere. Per alcuni rappresenta una via di fuga dalla realtà, per altri una fonte di profitto. La giovane hacker Emika Chen sbarca il lunario braccando i giocatori entrati nel giro delle scommesse illegali. Ma l'ambiente dei cacciatori di taglie, oltre a essere pericoloso, è molto competitivo. Sempre al verde, per racimolare una somma di denaro di cui ha urgentemente bisogno, Emika hackera la partita inaugurale del Campionato di Warcross e, senza volerlo, si ritrova dentro il gioco. È certa che il suo errore le costerà l'arresto, e l'ultima cosa che si aspetta è la telefonata del creatore di Warcross, l'affascinante miliardario giapponese Hideo Tanaka, con una proposta impossibile da rifiutare. Un volo per Tokyo ed Emika si ritrova catapultata nel mondo che fino a quel momento aveva solo potuto sognare. Ma presto le sue indagini sveleranno l'esistenza di un oscuro complotto le cui implicazioni vanno ben oltre i confini dell'universo di Warcross.
Piccola premessa perché sono puntigliosa in maniera impressionante, lo so. Di solito la trama io la prendo da Goodreads, ma quella di Warcross sembra essere stata tradotta al volo e diciamo che lasciava un po' a desiderare, quindi la trama del giorno ci viene gentilmente offerta da Amazon.it.
E ora posso dare il via alle danze!
Ho esitato parecchio prima di iniziare questa serie perché, anche se ho letto parecchi libri dell'autrice, non sono esattamente una sua fan e credevo fosse arrivato il momento di dire basta. Non che abbia mai avuto delle brutte esperienze, però diciamo che non mi sono innamorata follemente degli altri suoi libri (anche se i primi due libri di Legend mi sono piaciuti parecchio) e che quindi non vedevo la ragione di continuare a trascinare questa conoscenza occasionale.
Però alla fine ho ceduto perché ero davvero troppo curiosa, soprattutto dopo che si sono decisi a tradurlo anche da noi, e così alla fine ho ceduto. E vi posso dire che non me ne sono pentita! (*cof cof* almeno per il primo libro *cof cof*).
Il mondo che l'autrice riesce a creare in queste pagine è vivido, immaginifico e pieno di colore. Non che sia un mondo arcobaleno con gli unicorni e gli gnomi felici che saltellano in giro, diciamo che non è uno dei mondi più felici che si possano visitare, ma è dannatamente vivido.
Negli altri suoi libri avevo sempre pensato che il suo punto di forza fossero i personaggi, perché erano quello che risultava più pieno di vita, ma in questa serie mi sono dovuta ricredere. Non è che troviamo dei personaggi piatti o mal sviluppati, ma i personaggi sono nella norma, anche se molto piacevoli, e ad essere veramente degno di nota è il world-building. Warcross è un'invenzione a tutto tondo, non è solo un gioco, è una realtà virtuale che esiste a tutto tondo accanto alla realtà, ben più grigia e misera. E le potenzialità di un' invenzione del genere sono, veramente, senza limiti.
E' stata questo infinito circolo di possibilità che aleggia su questa realtà virtuale a conquistarmi. E una volta tanto ho trovato un mondo che visiterei molto volentieri, mi piacerebbe davvero perdermi in Warcross almeno per un po' e poter vedere tutto quello che questa nuova realtà virtuale ha da offrirci.
E poi ci sono i personaggi che, anche se per me sono passati in secondo piano, rimangono comunque degni di nota. Emika Chen, la nostra cacciatrice di taglie/hacker preferita dai capelli arcobaleno, Hideo, la brillante e giovanissima mente dietro a Warcross, che è riuscito a creare un impero e a rivoluzionare la scienza e la vita di tutto il mondo, e la squadra che accoglierà Emika, piena di personaggi interessanti e mai bidimensionali. Tremaine e Roshan sono quelli che ho preferito, ma di scarsa misura.
E anche la storia risulta avvincente. E' vero che i colpi di scena non sono proprio fenomenali (anche se uno non l'avevo proprio previsto) ma riesce decisamente a catturare l'attenzione del lettore e non è comunque tra le più banali.
Ma una cosa che ho apprezzato molto, soprattutto dopo aver terminato la lettura è la figura di Hideo. Per una volta abbiamo qualcuno che ha subito un trauma, ed è stato segnato da questo trauma, tanto che la sua vita ruota interamente attorno ad esso, eppure da quel trauma è riuscito a far scaturire qualcosa di buono. E' una cosa che ho apprezzato.
Se volete leggere una recensione più approfondita sul primo libro potete cliccare qui e troverete quella che ho postato su Goodreads un po' di tempo fa.
Se volete leggere una recensione più approfondita sul primo libro potete cliccare qui e troverete quella che ho postato su Goodreads un po' di tempo fa.
Prima di passare a parlarvi del secondo libro (e quindi di inoltrarmi in spoiler per questo primo libro) segnalo un'ultima cosa. Questa serie mi ha ricordato molto un anime che ho visto qualche tempo fa, per l'ambientazione e il world-building. Nell'anime non è così vivido e variopinto, ma l'idea distopica alla base si avvicina parecchio: Psychopass.
Mentre vi devo avvisare che da qui in avanti parlerò del secondo libro, quindi se non avete letto il primo vi consiglierei di fermarvi. Non ci sono spoiler sulla storia di WildCard ma ce ne sono alcuni su Warcross, quindi continuate a vostro richio e pericolo.
Bene... per riallacciarmi brevemente al discorso di primo Hideo è stata una figura che mi è piaciuta molto anche in questo secondo libro. E' vero che quello che ho scritto sopra non ha più valore una volta che si è letto il finale del libro, perché in fondo in fondo sembra proprio che Hideo qualcosa di non proprio buono l'abbia fatto, no? O meglio, di aberrante e terribile, visto che è riuscito a trovare il modo per annullare completamente il libero arbitrio. Eppure, nonostante quello che abbia raggiunto sia una cosa terribile, non sono mai riuscita a vederlo come il cattivo della storia. Ed è una cosa che mi è piaciuta parecchio.
E purtroppo di cose che mi sono piaciute parecchio in questo libro non ce ne sono state tante. Magari col primo sono stata facilitata perché non avevo aspettative, mentre con questo secondo volume le mie aspettative erano piuttosto altine, fatto sta che il mio interesse ha latitato parecchio. Magari un po' è perché il mondo aveva perso la sua patina di meraviglia, ma anche i personaggi non mi hanno fatto così tanto impazzire. E c'è anche da dire che la squadra al gran completo la vediamo molto poco, le scene con loro sono poche rispetto al primo libro, perché la scena è dominata principalmente da Emika, e mi dispiace dirlo, ma presa singolarmente l'ho trovata un po' scialba, e da Zero e Jax. Zero ha la personalità di una rapa, certo una rapa bella e dannata, perché l'andazzo è quello, anche se di Zero vediamo sempre e solo l'armatura, ma pur sempre una rapa. L'unica con un po' di sale in più è Jax, che però ha un ruolo da personaggio secondario e quindi... nope, niente personaggi interessanti.
E la storia non è che sia noiosa, ma il ritmo è più lento e certi punti non vengono ben approfonditi. Tipo i tentativi di assassinare Emika. E' vero che non sono fondamentali per la storia, è vero che di possibili sospetti ce ne sono un paio e non importa davvero chi abbia messo una taglia sulla sua testa, perché non è un evento portante, ma... ma sa di lavoro poco curato. Sembra come se l'autrice l'abbia buttato lì tanto per allungare un po' il brodo. E no, non è una cosa bella.
Quindi neanche la storia aiuta più di tanto e ammetto di aver anche accarezzato l'idea di mollare il libro a metà, perché non è che fossi così presa dalla storia. Ma per fortuna ho perseverato perché, a parte il fatto che così posso mettere un punto a questa serie (anche perché se già ho fatica a lasciare a metà un libro, figuriamoci una serie, soprattutto quando finire il libro vorrebbe dire finire la serie!!), la parte bella è arrivata.
Ebbene sì, questo libro si è salvato da una drastica bocciatura (anche perché dopo il lavoro che hai fatto con il primo libro, se riesci a rendere il seguito noioso una bella bocciatura non te la leva nessuno!) per il finale. Perché nell'ultimo 20% più o meno la storia improvvisamente prende il via, il ritmo narrativo accellera e non dico che mi sono ritrovata incollata alle pagine, ma il mio interesse era di nuovo vivo e attivo.
Tutto sommato il primo libro si è aggiudicato quasi 4.5 stelline, mentre questo secondo volume arriva a prendersi 3 stelline. Ed è un vero peccato, perché con un inizio così il finale poteva essere qualcosa di favoloso!
E voi che mi dite? Conoscete questa serie? L'avete iniziata? O finita??
Buone letture!
S.
Buone letture!
S.
Mi ispirano proprio!
RispondiEliminaA me invece il primo non è piaciuto per niente, mi sono annoiata a morte... e infatti il secondo non l'ho preso XD
RispondiEliminaho amato tantissimo il primo, non dirmi così, piango! Io sono tra quelle che ancora stanno aspettando la traduzione del secondo
RispondiEliminaHo letto il primo, in italiano obv, e ricordo che il mondo era veramente stupendo, ho visto anche Psycho-pass ed è azzeccatissimo il paragone!
RispondiEliminaLa cosa veramente meh è che qui i personaggi sono troppo piatti, cioè, Hideo è stupendo come idea ma reso male, così come la storia con Emika... infatti non scalpitavo per l'uscita del secondo tant'è che ricordo poco e niente e quindi se arriva bene se no amen XD