RECENSIONE: LEZIONI DI MORTE

Buongiorno mondo! Come state? E come procedono le vostre letture? Io al momento potreti aver iniziato un po' troppi libri tutti assieme, ma sono giustificata! Il perché lo scoprirete nella puntata di mercoledì del W.W.W., ma intanto sono qui con una nuova recensione! In realtà l'idea oggi era di scrivere due mini-recensioni, perché non credevo di aver tanto da dire, ma poi mi sono fatta prendere la mano e ho scritto una recensione di lunghezza decente, quindi... eccomi qua con un libro da cui mi aspettavo grandi cose!

TITOLO: Lezioni di morte

SERIE: Rizzoli & Isles #2

AUTRICE: Tess Gerritsen

TRAMA: Jane Rizzoli, detective della polizia di Boston, pensa di aver vinto la sua battaglia più difficile: il serial killer soprannominato "il Chirurgo" è in prigione e non potrà più nuocere. Ma si sbaglia. Viene, infatti, convocata per investigare su una nuova serie di orribili delitti. Le vittime sono sempre due, di solito una giovane coppia, massacrata seguendo un unico, macabro rituale. Gli indizi avvicinerebbero la tecnica del nuovo maniaco a quella del Chirurgo. Ma come è possibile se questi è in prigione? Forse un mitomane che imita le gesta del suo folle modello? Forse dietro tutto c'è un segreto ancora più orribile, una verità che l'FBI vuol nascondere a tutti i costi...


Questa è una serie che ho corteggiato per parecchio, perché seguo e amo la serie tv che hanno tratto da questi libri, quindi ero davvero curiosa... però lasciatemi dire una cosa, una cosa che per una bookworm è veramente difficile da dire: preferisco la serie tv.
Ammetto anche che me lo aspettavo perché avendo conosciuto prima la serie, ed avendola seguita per parecchio tempo e amata, è ovvio che nella mia testa l'originale fosse il telefilm e non la serie di libri. Lo so che non è così, ma nella mia testa ho già quei personaggi, quelle storie e quelle atmosfere. E la serie tv è una buona serie tv, ben riuscita, con personaggi memorabili e casi che tengono vivo l'interesse dello spettatore. Non è fedelissima ai libri, almeno per quello che ho potuto constatare (percché tenete presente che ho letto un libro solo) ma nel suo insieme è una bella serie. E non è che il libro sia brutto. E' un bel thriller, ma ci sono parecchie differenze e la mia bilancia pende a favore della serie tv.



Non è tanto una questione di trama, che è ben fatta e che non approfondirò qua per non fare spoiler. Vi dico però che dal lato del thriller non ho avuto niente di cui lamentarmi, mi sono appassionata alla storia e mi sono ritrovata risucchiata tra queste pagine dalle tinte cupe e nella caccia a questo serial killer, spietato e molto abile.
Il problema è dovuto ai personaggi e all'atmosfera generale della storia. E lo so che è sbagliato fare confronti, ma è anche inevitabile. E le cose che apprezzo di più nel telefilm sono due: 1) Rizzoli e Isles, per iniziare, ma tutti i personaggi secondari che incontriamo 2) l'atmosfera, che è tendenzialmente positiva e allegra, se mi passate il termine. 
E queste cose sono diversissime nei libri: l'atmosfera generale è più buia, più cupa. E si vede in particolare dal fatto che l'autrice calca tantissimo la mano sul fatto che Rizzoli debba sempre dimostrarsi più degli uomini per essere considerata una loro pari. Come da copione quando ci si ritrova a fare un lavoro  che per lungo tempo è stato considerato prettamente maschile, lei deve dimostrare di essere più forte, più dura, più risoluta, più decisa, più resistente, insomma più tutto dei suoi colleghi, solo per venire considerata brava come loro. E anche se in realtà Rizzoli è rispettata dalle persone che la conoscono e che lavorano con lei, l'autrice ci ricorda constantemente che per lei la strada è una continua salita, possibilimente sotto il sole, e con una zavorra sulle spalle.
Mentre nella serie tv la nostra detective è certo una donna decisa, forte, risoluta, che non si fa mai vedere debole e che si mette sempre in prima linea, ma è anche come se fosse un po' la beniamina del dipartimento. Non che per lei sia stata tutta rosa e fiori, e il suo posto se l'è meritato perché sa fare il suo lavoro e lo sa fare molto bene. Però diciamo che sembra sempre di avere a che fare con un ambiente che la rispetta e che le è affezionato, per quanto sia possibile.
E poi abbiamo i personaggi. Intanto la dottoressa Isles, almeno per il momento, ha un ruolo marginale e la si vede veramente poco. E quel poco che vediamo è molto lontano dalla dottoressa che incontriamo sullo schermo. Ma questo è il meno. Il problema sono gli altri personaggi. Nel telefilm la famiglia Rizzoli è una famiglia ingombrante, è anche una famiglia con diversi problemi, ma è comunque una bella famiglia. Tutti cercano di prendersi cura gli uni degli altri, di aiutarsi a vicenda e di sostenersi. Nel libro è l'esatto opposto. Ci sono state poche scene con la famiglia Rizzoli, questo è vero, ma la cosa mi ha reso davvero molto felice, perché sono veramente insopportabili! 
E poi abbiamo Korsack. Lui è un personaggio che nella serie tv mi piace davvero tanto, mentre in questo libro incontriamo un Korsack che è praticamente un fallito. Non che sia un cattivo poliziotto, ma essere un poliziotto è la sola cosa che gli sia rimasta nella vita. E' fuoriforma, la sua salute non è esattamente buona, e lui non se ne cura minimamente. Così come non si cura del suo aspetto fisico. Insomma, è lo stereotipo del poliziotto disilluso arrivato alla fine della sua carriera (e della sua vita). 
Quindi sì, lo so che paragonare i libri alla serie tv non è una cosa che si dovrebbe fare, e soprattutto, un libro solo è un po' poco per esprimere un parere definitivo, però mi aspettavo qualcosa di diverso da questo libro. E ammetto anche che sono riuscita ad immedesimarmi poco con la Rizzoli sulla carta, e anche questo non me lo aspettavo. 
Sicuramente leggerò altri libri di questa serie, perché a livello di thriller non posso certo lamentarmi, la storia è ben sviluppata e riesce a tenere viva l'attenzione, ma la prossima volta cercherò di non pensare affatto alla serie tv, perchè tra le due c'è un abisso. 


E voi che mi dite? Avete letto qualche libro di questa serie? E conoscete la serie tv? Fatemi sapere!!!
Buone letture! 
S.

Commenti

  1. Amavo la serie televisiva - mi faceva sempre piegare in due dalle risate con i siparietti tra Jane e Maura, tutta la famiglia Rizzoli e soprattutto mamma Angela, il rapporto con Korsack... magari un giorno darò una chance ai libri, ma credo che a questo punto il telefilm resterà insuperabile!

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    1. I siparietti sono veramente fantastici! E sì, da questo lato la serie tv rimane insuperabile!!!! Però, se mai la leggerai, sarei curiosa di sapere cosa ne pensi :)

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  2. Devo leggere questa autrice prima o poi

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    1. Come thriller non sono male, spero di riuscire a leggere anch'io qualcos'altro di suo!

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  3. Risposte
    1. Come serie è carina, se ti piacciono i thriller :)

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  4. Ciao! Questo thriller mi intriga molto e sicuramente lo leggerò. La serie l'ho sentita nominare ma ora voglio vederla, mi hai troppo incuriosito. Su Netflix non c'è, uffa!

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  5. a me la gerritsen autrice piace così come mi piace anche la serie tv. non ho letto tutti i suoi lavori ma quelli che sono passati tra le mie mani di lettrice mi sono piaicuti tutti, spero tu riesca a proseguire con i prossimi volumi e farti un'idea precisa perchè è indubbio che serie tv e romanzi vadano su binari differenti.

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