MINIRECENSIONI #10

Buongiorno a tutti! Come state? Come procedono le vostre letture? Le mie benissimo al momento! E sono molto soddisfatta perché finalmente riprendo a pubblicare qualche recensione! Evviva!

I protagonisti di oggi mi sono stati inviati dagli autori in cambio di una recensione onesta. Grazie agli autori che mi hanno permesso di leggere i loro libri. 

TITOLO: The Calling

AUTRICE: Louise G. White

TRAMA (velocemente tradotta da me): Sempre in fuga, la vita di Carolyn non è esattamente normale. Dopo che sua madre e suo fratello sono scomparsi in una maniera a dir poco straordinaria (attraverso un buco che dava su un altro mondo apparso nel muro della loro cucina!) lei è determinata a trovarli e riportarli a casa. Ma le cose non vanno sempre come previsto! Salvata e aiutata da un gruppo di "persone" con uno scopo comune, Carolyn affina le sue capacità magiche e fisiche. E nei suoi viaggi per rispondere alle "chiamate" in altri mondi riesce a riportare con sé un demone. Ma non ha idea degli effetti che questo demone avrà su di lei. Mentre i giorni passano la sua forza e la sua magia crescono sempre di più, e lei è sempre più determinata a riportare a casa la sua famiglia, ma le decisioni che dovrà prendere non sono semplici ed influenzeranno tutta la sua vita.


Se dovessi descrivere questo libro con una sola parola direi: confuso. Non sto dicendo che non mi sia piaciuto, perché per la maggior parte mi è piaciuto (più o meno fino al 60%, poi nel finale per me si è perso parecchio, ma la prima metà mi era davvero piaciuta), però è confuso. 
L'inizio non è chiaro e ci si mette parecchio a capire cosa stia succedendo e cosa sia successo alla protagonista, ma una volta che si riesce ad ingranare le cose migliorano e la lettura diventa appassionante, a tratti. Alcuni personaggi mi sono piaciuti molto. Carolyn non è un'eroina particolarmente interessante, ma non è neanche noiosa o irritante o altro. Dopo la metà si trasforma in una lagna insicura per motivi noti solo a lei (è spiegato perché, ma diciamo che la sua reazione è sproposita e io proprio non sono riuscita a capire quale fosse il vero problema, perché quello che viene da dire al lettore è: "Ah, e allora?" non certo le crisi esistenziali che vengono a lei.) ma nella prima metà funziona. E mi sono piaciuti davvero molto Note, Victor, Ethan e Sean. Sono dei personaggi che hanno davvero un sacco di potenzialità (Victor in particolare!) e che spero vengano sviluppati al meglio nei prossimi volumi della serie.
La lettura di per sé non è veloce, ma la prima metà mi aveva davvero catturata ed ero interessata a cosa stava succedendo, ma poi le cose tornano a farsi confuse, non si capisce di nuovo bene cosa stia succedendo e perché, quindi la lettura della seconda metà del libro si è rivelata piuttosto pesante. 
Di per sé non è stata una brutta lettura e anche se non ho amato il finale probabilmente leggerò il secondo volume. L'autrice ha grandi possibilità, secondo me, ma non le ha sfruttate al meglio.


Voto: 



TITOLO: The Kuthun
AUTRICE: S.A. Carter 
TRAMA (velocemente tradotta da me): Ogni stirpe deve avere un'origine.
Quando Elena riceve un kuthun, la mattina del suo compleanno, lei non sospetta neanche lontanamente le capacità magiche che questo oggetto racchiude. Tormentata da incubi e assediata da una maledizione che ha perseguitato la sua famiglia da generazioni, deve scoprire gli antichi segreti che celano la chiave del suo destino. Le sue scoperte cambieranno irrimediabilmente il suo futuro ed Elena dovrà affrontare i demoni del suo passato per poter sopravvivere. Sarà disposta a compiere un sacrificio estremo?


Questa è stata una lettura senza infamia e senza lode. I personaggi mi sono piaciuti ma non rimangono certo nel cuore (anche se una cosa che ho veramente apprezzato è che gli zii di Elena sono dei veri genitori. L'hanno adottata e si comportano come una famiglia vera. E la cosa mi è piaciuta tantissimo, visto che al giorno d'oggi è merce rara!). Anche la storia non è male, interessante, anche se non lascia col fiato sospeso e non incanta. 
Il sistema magico e le credenze che fanno da sfondo al libro non sono male, ma forse è un miscuglio troppo grosso, perché ci troviamo veramente di tutto, dalla stregoneria alle divinità dell'antico Egitto, dalle credenze dei pelle rossa alla storia di Roma. Forse è un po' troppo, anche se è interessante e l'autrice è riuscita a bilanciarlo bene.


Voto:



TITOLO: Seeker

AUTRICE: Amy Reece

TRAMA (velocemente tradotta da me): Ally Moran ha sempre saputo delle cose, cose che, in realtà, non avrebbe dovuto conoscere...
Ma all'improvviso inizia ad avere delle visioni molto vivide su una sua compagna di classe e gli adulti che la circondano iniziano a pensare che lei possieda la chiave per risolvere un antico mistero. 
E poi c'è Jack Ruiz, che ha un passato turbolento ma che sta cercando di iniziare da zero e si iscrive alla stessa scuola di Ally. Lui vuole soltanto tenere un basso profilo e diplomarsi. L'ultima cosa di cui ha bisogno è di lasciarsi coinvolgere da una ragazza con dei lunghi capelli rossi, tanto carattere e dalle sue visioni. Ma mentre Jack cerca di tenere Ally a distanza, lei sembra essere determinata ad entrare a far parte della sua vita. Chi vincerà?
Ma cosa ancora più importante... riuscirà questa improbabile coppia a lavorare insieme e a trovare la risposta alle visioni di Ally prima che qualcuno finisca ucciso?


Ad essere sinceri non è proprio un capolavoro e ha più di qualche difettuccio sparso qua e là, ma è una lettura che mi è comunque piaciuta molto. Non succede quasi niente per tutta la durata del libro e la protagonista non è così forte e indipendente come l'autrice e la sinossi vorrebbero farci credere. (Anzi, posso dire che ogni tanto è una lagna). Ma non è comunque una pessima eroina. E una cosa che ho molto apprezzato è che, spesso e volentieri, si fa distrarre dalla sua cotta per Jack. A parte il fatto che è pienamente giustificata perché Jack ha veramente tutte le carte in regola per essere un buon personaggio (e ha pure l'aria da cattivo ragazzo, senza poi comportarsi come un gorilla in calore, il che è decisamente positivo!!!), ho apprezzato particolarmente la cosa perché è realistica: una ragazzina alle prese con la sua prima cotta (cotta che è un tipetto decisamente affascinante) che non molla tutto per salvare il mondo. Mi è piaciuto! 
Non è un capolavoro e non è memorabile, ma è una lettura veloce e interessante. Non male!


Voto: e mezzo


TITOLO: Escape from Witchwood Hollow
AUTRICE: Jordan Elizabeth
TRAMA (velocemente tradotta da me): Tutti ad Arnn, una piccola cittadina agricola con più leggende che abitanti, conoscono la storia di Witchwood Hollow: se ti avventuri nella foresta la strega intrappolerà la tua anima. 
Dopo aver perso i suoi genitori nel terribile attacco terroristico alle Torri Gemelle, la quindicenne Honoria e suo fratello maggiore, lasciano New York e finiscono ad Arnn. E qua, nel fascino dell'oscurità eterna offerta dal bosco, Honoria trova speranza, anche se dovrebbe essere spaventata. Forse la strega potrebbe aiutarla a riunirsi con i suoi genitori. Ma svegliare la strega ha conseguenze più gravi, e Honoria scopre i resti di un ragazzino scomparso e una storia di promesse non mantenute. Per salvare i cittadini di Arnn dalla strega lei dovrà riuscire a trovare la verità nascosta oltre la pazzia di una donna. 


Questo libro è stato un po' una delusione perché non mantiene le promesse fatte nella sinossi. La trama crea delle aspettative che il libro, purtroppo, non mantiene.
La storia di per sé non è male, anche se non è niente di particolare (finale a parte, che proprio non mi è piaciuto). I personaggi non sono molto realistici, sono piatti e bidimensionali, e a volte fanno cose che non hanno senso per come sono stati descritti. E' una cosa un po' difficile da spiegare, ma ogni tanto i personaggi fanno cose (o dicono cose) che hanno anche senso, perché se al loro posto ci fossi stata io magari avrei avuto reazioni abbastanza simili,ma che non sono in linea col personaggio, perché non hanno una vera spiegazione, sono magari sensate se si prendono le distanze e si pensa a quale sarebbe una possibile reazione a un dato avvenimento, ma non vengono sviluppate dall'autrice quindi non hanno molto senso.
Un esempio è una scenata di gelosia che un'amica di Honoria le fa: è giustificata, perché magari al suo posto non avrei fatto la scenata ma sarei stata gelosa comunque. Ma non è giustificata perché questa amica non aveva mai dato segni di gelosia, né di dare importanza a quello che ha fatto scattare la scenata, se ne esce semplicemente fuori con una scenata in piena regola, che però non ha senso perché non è in sintonia col personaggio che abbiamo conosciuto fino a quel momento. Spero che quel che ho scritto abbia senso.
E' quello che, tra questi quattro, mi è piaciuto meno.

Voto:
(perché sono stata molto buona!)



Grazie ancora agli autori per avermi permesso di leggere le loro opere. 
Cosa mi dite di questi libri? Li conoscevate? Vi ispirano?
Buone letture!
S.

Commenti

  1. Non conoscevo questi libri, ma sembrano tutti molto carini. In particolare, trovo interessante The Kuthun :)

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    1. Ciao! :)
      Potevano essere tutti qualcosina in più, ma non sono male :)

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  2. Non ne conoscevo nessuno, come Giusy, ma.... che splendide copertine, bisogna ammetterlo! *___*
    "The Kuthun" mi incuriosisce... se non altro perché adesso vorrei assolutamente scoprire cos'è, di preciso, un "kuthun", ehehe! :P

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    1. Ciao! :)
      Effettivamente le copertine sono molto belle :)
      E non hai tutti i torti, effettivamente "kuthun" mette curiosità...:P Vuoi che faccia "spoiler" e ti dica cos'è? ;)

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  3. Non ne conoscevo nessuno, però non mi ispirano purtroppo...sarà anche che i tuoi giudizi sono più o meno buoni :/
    Salvo solo le cover, tutte molto belle in effetti, soprattutto quella di The Kuthun e Seeker! :D

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    1. Ciao! :) Sono carini ma non è che ti perdi niente! ;) E le cover effettivamente colpiscono :)

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  4. The Kuthum e Seeker sono quelli che mi incuriosiscono di più, e come Rosa, trovo le cover bellissime!!

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    1. Ciao! :) Sì, le cover sono molto carine, colpiscono! :)

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  5. Bel posto soprattutto il primo libro di cui parli mi ispira "The Calling" sembra davvero carino anche se non pare molto rivoluzionario o nuovo come trama

    Un saluto buon pomeriggio e buon fine settimana in arrivo

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    1. The Calling mi è piaciuto, non è male come libro, anche se non spicca per originalità :)
      Grazie e buon pomeriggio anche a te!

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