SERIOUS? SERIES! #16

Buongiorno a tutti! Come state? E come procedono le vostre letture? Io al momento sono in vena di letture leggere e poco impegnative, anche perché sto attraversando un periodo abbastanza impegnativo. A lavoro mi hanno sconvolto tutti i piani, mi hanno stravolto completamente gli orari di fine mese e di novembre e mi hanno anticipato le ferie (e  mi è già andata bene che me le hanno anticipate e non rimandate a data da destinarsi!!!), però il poco tempo libero che avevo programmato di dedicare al blog è stato dirottato per riorganizzare tutte le cose che avevo da fare (e pure per organizzare un piccolo viaggetto, perché me lo merito!) e quindi, tanto per cambiare, ho mille mila post arretrati... ma prima o poi ce la farò a recuperare tutto!

Comunque, lamentele a parte, finalmente riesco a parlarvi di una serie che ho concluso da poco e che ho adorato. Ed è una serie che hanno tradotto anche da noi! Io l'ho letta in lingua originale, perché l'ho iniziata così quando è uscita, perciò alcuni nomi o alcune parole potrebbero essere diversi, ma non credo che sarà un grosso problema!


Sono sicura che ormai sarete quasi stufi di trovarvi questa trilogia ovunque, ma non posso certo far finta di nulla, dopo che l'ho seguita passo passo fin dalla sua uscita! La trilogia di Nevernight di Jay Kristoff è una delle serie che ho aspettato con più trepidazione fin da quando avevano annunciato il primo volume, e ho continuato a stalkerare l'autore su twitter per avere tutte le notizie possibili (e se vi interessa, andate a seguire Kristoff su twitter, è davvero una persona piacevole!!). Ma ora la smetto di chiacchierare e passo a parlarvi dei veri protagonisti di oggi:


TRAMA: Destinata a distruggere imperi, Mia Corvere ha solo dieci anni quando riceve la sua prima lezione sulla morte.
Sei anni dopo, la bambina cresciuta tra le ombre si avvia a mantenere la promessa che ha fatto il giorno in cui ha perso tutto.
Ma le possibilità di sconfiggere nemici così potenti sono davvero esili, e Mia è costretta a trasformarsi in un'arma implacabile. Deve mettersi alla prova tra i nemici - e gli amici - più letali, e sopravvivere alla protezione di assassini, mentitori e demoni, nel cuore stesso di una setta dedita all'omicidio.
La Chiesa Rossa non è una scuola come le altre, ma neanche Mia è una studentessa come le altre. Le ombre la amano. Si nutrono della sua paura.


Scrivere questa recensione non è facilissimo, un po' perché mi è difficile riuscire a scrivere qualcosa di sensato senza perdermi in commenti estatici per una cosa o per l'altra, e un po' perché ho letto questa serie nell'arco di circa tre anni, e anche se una volta tanto la mia memoria non mi ha deluso, è comunque difficile organizzare i pensieri in maniera chiara. Ci proverò, ma credo che uscirà fuori una recensione strana, un incrocio tra un elenco puntato e una recensione vera e propria. Inoltre del primo volume ho scritto una recensione tempo fa, quando avevo appena letto il libro, e la potete trovare qua

Partiamo dall'autore. Kristoff è geniale e ce lo dimostra con ogni suo libro (oltre a questa serie è co-autore delle serie Illuminae Files, Aurora Rising e autore di un'altra trilogia molto interessante, The Lotus War, che ahimè non sono ancora riuscita a finire, ma che dal primo libro lascia ben sperare), ma credo proprio che con questa serie si sia superato.
Ho trovato un sacco di elementi che mi hanno ricordato Terry Pratchett, che per me è un genio indiscusso, e che, di conseguenza, hanno reso geniale anche questa serie. I due elementi principali sono stati:

1) Le note a piè di pagina. Irriverenti, geniali e adorabili. Non l'ho specificato prima, ma vi dico subito che non è che Kristoff ha copiato Pratchett, magari è da lì che ha preso le idee, ma è riuscito a renderle profondamente sue e ad inserirle perfettamente nel suo mondo. Con queste note, che aiutano a spezzare l'atmosfera, impariamo anche a conoscere meglio il narratore. E sul chi fosse il narratore si è sviluppata una fitta rete di speculazioni durante gli anni in cui questa serie è stata pubblicata (cosa che da noi si è persa, dato che i libri sono stati tradotti in blocco, ma pazienza!) che ha dato un valore aggiunto alla lettura.

2) La Biblioteca all'interno della Scuola Rossa e i suoi libri. Anche se l'idea della biblioteca di per sé ricorda anche tanto Zafon, per me il rimando più forte è a Pratchett e alla sua biblioteca. E anche il bibliotecario (che no, in questo caso non è un orango) mi ha ricordato, per certi versi, l'unicità di quello dell'autore britannico. Ma anche qui Kristoff riesce a renderlo un elemento unico e riesce ad impadronirsene completamente quando inserisce la sua serie all'interno della narrazione, in un colpo di metanarrativa geniale. So che scritto così non ha molto senso, ma sono sicura che capirete benissimo quello che voglio dire se avete letto la serie. E se non l'avete ancora letta beh... cosa state aspettando??


I rimandi a Pratchett non sono gli unici elementi che questa serie ha con il mondo della narrativa. Anche qui abbiamo una Scuola speciale (anche se no, non è una scuola di magia), abbiamo una prescelta, e abbiamo tantissimi altri elementi classici. Ma il bello è che Kristoff riesce a prendere tutti questi elementi e a dar vita a un qualcosa di unico e originalissimo, che è quello che un grande scrittore dovrebbe saper fare. Non è tanto l'unicità dell'idea, perché creare qualcosa di completamente unico e nuovo è quasi impossibile, ma la resa di un'idea che attinge a piene mani da tutto ciò che è venuto prima e riesce comunque a risultare unica e distintiva, che rende questa serie tanto particolare e che me l'ha fatta amare.
Questo e il fatto che Kristoff ha ben chiaro cosa vuole fare e non ha paura di fare scelte scomode per realizzarlo. Anche se non tutte le sue scelte mi sono piaciute al 100% (più che altro diciamo che il finale della serie, sia per quanto riguarda Mia e la sua storia romantica, sia per quanto riguarda suo fratello, mi ha lasciato alquanto combattuta, perché da un lato è il finale perfetto e dall'altra però così perfetto non è... sono soddisfatta di come sia finita la storia, eppure al contempo non lo sono. E' difficile da spiegare, ma non posso dirvi di più perché sarebbe uno spoiler tremendo e beh... direi che non mi pare il caso, no??). Ma torniamo alle scelte di Kristoff. L'emblema del suo essere fedele a se stesso e alle sue idee è il personaggio di Mia che, per inciso, credo sia una delle mie protagoniste preferite di sempre.

Mia è una ragazzina all'inizio della storia (e non è che sia molto più cresciuta quando arriviamo alla sua conclusione) che decide di vendicare la sua famiglia e, per farlo, sceglie di intraprendere la strada più ardua e più oscura. Vuole diventare la migliore assassina di sempre. Ora... l'idea della migliore assassina di sempre non è esattamente nuovissima, ma Kristoff non ha paura di portare questa scelta alle sue logiche conseguenze e Mia diventa davvero un'assassina. Lei ha una missione e niente e nessuno la potranno far deviare dal suo cammino. E se la sua strada è bagnata dal sangue poco importa. Certo, ha mantenuto una certa dose di umanità, certo non è diventata cattiva-cattiva, lei non è il villain di questa storia, ma non è certo un'anima candida che si è pentita di tutte le sue scelte passate. Certo, di alcune cose non è proprio felicissima, e sì, ha una coscienza (ed è anche dotata di una lealtà impressionante), ma ha una missione e niente e nessuno la distoglieranno da quella missione. E se il mondo deve sprofondare nel sangue e nel dolore, beh... che lo faccia!
E questa credo che sia la cosa che più mi è piaciuta di tutta la serie.

Certo, c'è del resto. Intanto la galleria di personaggi che vivono in queste pagine. Mister Kindly in primis, perché l'ho adorato fin dalla sua prima comparsa, ma ce ne sono tantissimi. E la cosa veramente degna di nota è che tutti loro hanno luci e ombre, profondità e sfaccettature che l'autore riesce a rendere pur trattandosi di personaggi secondari. E così ecco che abbiamo personaggi complicati e controversi, eppure meravigliosi, come Adonai e sua sorella, come Mercurio, Scaeva, Cloud e i gladiatori (e non fatemi iniziare con Cloud e i gladiatori, perché potrei andare avanti a fangirlare per ore!!).

E il worldbuilding. Kristoff crea un mondo meraviglioso, magico e affascinante, dalle tinte cupe e misteriose, che si richiama tantissimo a Venezia. E rivedere stralci di una Venezia, luogo da sempre mitico, in un certo senso, in questa serie è una cosa che mi ha stupito e meravigliata allo stesso tempo. E se l'autore ha fatto meraviglie con i personaggi, di certo non è stato da meno con la creazione del suo mondo.

Ma non è ancora finita, perché non solo abbiamo uno stile narrativo originale, con sarcasmo e battute che si sprecano ovunque, alternati a momenti di pura poesia, e non abbiamo solo grandi personaggi e un mondo magico e dettagliato,no... abbiamo anche una storia piena di azione e di colpi di scena. Con tante di quelle scene epiche, che vi rubano il fiato e vi fanno restare lì con gli occhi sgranati, increduli. E credetemi, le scene epiche si sprecano in queste pagine! Ma non è ancora tutto... ebbene no, perché in queste pagine troverete molto altro! Una Scuola Segreta di Super Assassini? Ce l'abbiamo! Dei che non sono solo miti e leggende? Ce l'abbiamo! Gladiatori? Perché no! Pirati? Non potevamo certo farceli mancare! Insomma... Kristoff è riuscito a creare un mondo complesso e completo, e non si è fatto mancare nulla. L'impressione generale che ho avuto è che lui si sia davvero divertito a scrivere questa serie, e io di certo mi sono divertita tantissimo nel leggerla (e appassionata, e ho sofferto, riso, gioito, esultato e lamentato). 

Nel complesso non è perfetta, ci sono delle cose che avrebbero potuto essere gestite diversamente, alcune cose che magari potevano essere rifinite un pochino meglio, questo è vero. Ma l'esperienza di lettura che riesce a dare questa serie è un qualcosa di unico, che vi terrà incollati alle pagine, che vi farà sussultare, gioire, esclamare, roteare gli occhi al cielo o sgranarli stupiti, perché no, non avete appena letto davvero quello che avete letto... o forse sì?!

Voto:  e mezzo

Ho cercato di essere coerente, ma non so quanto ci sia riuscita. Spero però di essere riuscita a trasmettere almeno un pochino del mio entusiasmo e della mia fascinazione verso questa serie, che mi ha tenuto compagnia e mi ha coinvolto tantissimo! E voi che mi dite? L'avete letta? O avete intenzione di farlo??
Buone letture!
S.



Commenti

  1. Sulle cose da gestire meglio sappiamo che Trucco (in italiano Ash lo chiama così XD) poteva trattarcelo meglio eh! Per il resto quoto tutto <3

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    1. Ma come Trucco??? Ma va bene che lei lo chiama Tricky, ma insomma!!!! :'(

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  2. Forse la leggerò, ma per il momento sono ancora un po' combattuta: le premesse mi intrigano tantissimo (e la tua recensione è decisamente incoraggiante! *___*), ma per altri aspetti non sono del tutto sicura che possa essere una lettura adatta a me... Penso che aspetterò l'uscita del prossimo libro di Kristoff (qualcosa su dei vampiri molto, molto cattivi, se non ricordo male...) e proverò a leggere prima quello per farmi un'idea dello stile e delle tematiche dell'autore! ^____^

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    1. Il prossimo libro di Kristoff ispira un sacco anche me! E se sei indecisa allora direi che è la scelta migliore! :)

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  3. La penso come Sophie. Per certi aspetti mi incuriosisce, per altri mi frena. Sicuramente ci farò un pensierino perché ormai ho comprato il primo volume, ma nonostante le ottime premesse e le ottime recensioni, ho zero aspettative xD

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