RECENSIONE: CIME TEMPESTOSE

Buongiorno e buona domenica a tutti! Spero che stiate passando un buon fine settimana! Il mio era ottimo fino ad un'ora fa, quando il mio fido compagno di avventure, l'e-reader, non mi ha lasciato a piedi, decidendo di prendersi una vacanza... urlerei alla tragedia e mi lascerei portare via dallo sconforto se non fosse che ho una minima speranza nella sua ripresa. Le sue condizioni sembrano critiche, ma c'è ancora speranza! Però ora, con i piani mandati a monte, non mi resta altro da fare che decidermi a scrivere una delle mille mila recensioni arretrate! Siete contenti, vero?

Comunque, ora la smetto di delirare e vi presento subito il fortunato di oggi!

TITOLO: Wuthering Heights

AUTRICE: Emily Bronte

PAGINE: 384

EDITORE: Harper Press

PREZZO: 3,50 euro

SULL'AUTRICE: Emily Jane Brontë, nota anche con lo pseudonimo di Ellis Bell (Thornton, 30 luglio 1818 – Haworth, 19 dicembre 1848), è stata una scrittrice e poetessa inglese, famosa per il suo unico romanzo Cime tempestose, unanimemente riconosciuto come uno dei classici della letteratura inglese del XIX secolo. Emily era la seconda delle tre sorelle Brontë.

TRAMA: Heathcliff, figlio di ignoti, è stato allevato da Earnshaw. Alla sua morte, il figlio Hindley tormenta Heathcliff che trova conforto in Catherine, sorella di Hindley, di cui si innamora. Rifiutato dalla ragazza, fugge. Tornato dopo tre anni, trova Catherine sposata a Edgar Linton di cui sposa la sorella che, per vendicarsi, maltratta. Catherine intanto muore, tormentata dal rinato amore per Heathcliff, dopo aver avuto una bambina. La rabbia di Heathcliff si scatena anche contro Hareton, il figlio di Hindley, ormai ridotto in suo potere. Heathcliff muore distrutto dal suo stesso odio. Infine la figlia di Catherine, Cathy, e Hareton potranno vivere felicemente insieme

Ed ora tocca a me! Prima di iniziare devo fare una lunga serie di precisazioni. (Tanto per cambiare). Innanzitutto ci ho pensato un po' prima di scrivere questa recensione perché, insomma, siamo seri, volevo davvero scrivere la recensione di un classico? Stiamo parlando di uno dei Classici con la C maiuscola e la cosa mi intimoriva parecchio, anche perché le mie recensioni sono abbastanza sconclusionate quindi... ero proprio sicura di volerlo fare? 
Ma alla fine mi sono risposta di sì, in fondo posso sempre esprimere il mio parere, anche se, magari, farà rabbrividire chiunque abbia in sé un minimo di amore per le letture classiche e per la critica letteraria.
Quindi, oh voi che leggete, siete avvisati! Se vi aspettate una recensione adeguata al libro o una recensione che potrebbe andar bene su una scheda del libro (o qualsiasi altro tipo di compito scolastico) allora non continuate, fermatevi qua e siatene contenti. Se continuate lo fate a vostro rischio e pericolo.

Per seconda cosa, come potete notare dai dati che vi ho fornito sopra, vi parlerò dell'edizione inglese perché in un eccesso di masochismo ho scelto di leggerlo in lingua originale. Volevo mettermi alla prova? Volevo poter leggere le cose esattamente come Emily le aveva scritte? Volevo provare il brivido di leggere un qualcosa di "originale"? Ebbene, la risposta a tutte queste domande è NO. Semplicemente non sono riuscita a trovare un'edizione italiana che mi soddisfacesse: sono stata colta da un attacco di pignoleria acuta e avevo delle pretese infinite: lo volevo con un minimo di apparato critico (ma che fosse comprensibile a tutti. La maggior parte delle edizioni hanno introduzioni super belle e interessanti che sono scritte in uno stile quasi accademico: frasi lunghissime, complesse e articolate che occupano sei righe per esprimere un concetto che stava in una riga e mezza ad essere generosi. Faranno pure figo e acculturato ma a me fanno venire il mal di testa e mi fanno anche girare le scatole. Se faccio più fatica a leggere l'introduzione scritta due anni fa che non il libro scritto 200 anni fa per me c'è qualcosa che non va!). Ma non volevo solo un apparato critico come dicevo io (che per questo mi sarebbe bastato prendere l'edizione dei classici della Newton Compton, che sono fatti non bene, di più!) eh no, sarebbe stato troppo semplice!
Avevo questa in mente.
Volevo anche che fosse scritto con dei caratteri decenti. La maggior parte dei classici sono scritti con dei caratteri così piccoli che ci sarebbe bisogno di una lente di ingrandimento. Ma non è tutto! Volevo anche una copertina che mi piacesse e una carta che non sembrasse velina. Insomma... sono una di poche pretese, io!
Ovviamente la ricerca è diventata una cosa infinita, niente mi andava mai bene e alla fine ho deciso che se non potevo avere l'edizione come la volevo io avrei preso quella meno costosa. Inutile spendere soldi inutilmente. Il ragionamento non fa una piega, no? Quindi ho optato per quella della Harper Collins: è scritta con caratteri piccolissimi, ma l'apparato critico mi piace, la carta non è velina e costa 3,50 euro... insomma si poteva fare.
Peccato che la lettura è stata una lenta agonia! E, soprattutto, quando parlava Joseph per me era un incubo! Ma alla fine ne sono uscita vittoriosa e soddisfatta: non avrei mai pensato di farcela!

Ultima precisazione, lo prometto! La trama che ho riportato sopra è quella presa da Good Reads, ma non mi piace un granché: fa sembrare il romanzo l'antenato su carta di Beautiful, ma mica è così contorta la storia! Quindi qui vi riporto anche quella di Wikipedia, che mi piace di più:

Il romanzo di Emily Brontë narra la storia di Heathcliff, del suo amore per Catherine, e di come questa passione alla fine li distrugga entrambi: tema centrale del libro è difatti l'effetto distruttivo che il senso di gelosia e lo spirito di vendetta possono avere sugli individui. La storia è raccontata a ritroso come una sorta di lungo racconto che Ellen Dean, o Nelly (la governante della famiglia) racconta al signor Lockwood, il nuovo affittuario di Thrushcross Grange; il finale è invece ambientato l'anno successivo alla partenza di Mr. Lockwood.

Bene, detto questo posso procedere a parlarvi del libro, finalmente!
Di solito quando si parla di questo romanzo le cose che vengono fuori sono: 1) grande romanzo che rientra nei canoni della letteratura gotica; 2) romanzo sull'amore o sull'odio o sull'amore/odio; 3) è il romanzo di una passione. 
Questi tre punti riassumono più o meno le cose importanti del romanzo (certo, non sono solo queste, per carità ma sono quelle che ricorrono più spesso) e sulle prime due sono perfettamente d'accordo: l'ambientazione, i personaggi, le loro descrizioni, tutto questo fa venire in mente l'aggettivo "gotico" senza neanche doverci pensare. E, sotto questo aspetto, ho trovato che la Bronte sia stata magistrale.
Concordo anche sul secondo punto, in tutte e tre le versioni: c'è amore, e ce n'è di tanti tipi, tutti ben rappresentati nel romanzo, ma c'è anche odio, e anche di questo se ne trovano diverse declinazioni. E accanto a loro c'è l'amore che diventa odio, o odio che diventa amore e tutto si intreccia insieme, si compone e si scompone davanti ai nostri occhi come in un caleidoscopio.
Ma la passione... la passione c'è, per carità, ma mi sarei aspettata qualcosa di più. Sarà che ho fatto fatica ad immedesimarmi in certi personaggi, sarà che non sono stata assorbita completamente dal romanzo, sarà che proprio non riesco a non mantenere le distanze quando leggo i classici, ma di passione me ne sarei aspettata un po' di più (e, vi prego, non lapidatemi per questo!).

Il  mio problema più grande con questo romanzo sono stati i personaggi, che probabilmente ho preso dal lato sbagliato.
Il mio preferito in assoluto, semplicemente perché mi ha fatto davvero tanta pena, ma così tanta pena che avrei voluto adottarlo per poterlo viziare e coccolare almeno un po' (oltre che insegnargli a leggere, ovviamente) è Hareton Earnshaw. Praticamente da subito mi ha fatto una tenerezza infinita, avrei voluto rapirlo dalle pagine e dargli asilo a casa mia, accudito e curato, perché tutte le volte che compariva a me saliva spontaneo alle labbra un "Poverino!". Difficilmente un personaggio riesce a toccarmi così profondamente come lui, e questa è una cosa che apprezzo.
L'unico altro personaggio che mi è piaciuto è Heatcliff. Ok, non sarà esattamente un personaggio positivo (ok, non lo è per niente) ma alcune cose gli vanno riconosciute: intanto sa come si cova rancore. Lui cova rancore come altri abbracciano una fede, e non ha mai un momento di cedimento. E' deciso, sa cosa vuole e sa come ottenerlo: tanto di cappello. Certo, se avesse usato le sue doti in un momento più opportuno il romanzo sarebbe stato tutt'altro e loro avrebbero avuto tutti quanti il loro happy ending, ma così non è stato.
Però come personaggio mi è davvero piaciuto tanto.
Inoltre con Heatcliff ho avuto una rivelazione improvvisa, una di quelle folgorazioni che ti colpiscono così, a ciel sereno: è lui la fonte di ispirazione del 90% degli eroi maschili degli urban fantasy/paranormal romance e similari! E' a lui che si è ispirata la Meyer per creare il suo vampiro sberluccicoso  ed è a lui che si sono ispirate tantissime altre scrittrici per i loro belli e dannati, con un carattere pessimo e più sbalzi ormonali di una donna incinta! 
E' abbastanza ovvio e palese che nessuna di queste copie moderne si avvicina neanche lontanamente all'originale, ma ci provano tutte con risultati più o meno disastrosi. 
E  a questo punto una domanda mi sorge spontanea: Perché??? Non fraintendetemi, il personaggio di Heatcliff mi è piaciuto tantissimo, è grandioso, geniale, contorto e umanissimo, ma non è esattamente uno da prendere a modello, soprattutto se lo prendi come modello per il classico bad boy che in realtà non è così bad, è solo un povero incompreso che vuole la pace nel mondo ma si ritrova sempre tutti contro, chissà come mai! Ecc... 

Quando mi sono resa conto che la maggior parte dei protagonisti maschili che popolano le pagine della maggior parte dei libri sopra citati sono tutti brutte copie di questo esemplare maschile ci sono rimasta male. E la cosa continua a tormentarmi. Ma non sarebbe andato meglio Mr. Darcy? Io la butto lì, così eh...

Comunque... andiamo oltre. Ci sono ancora tutti gli altri personaggi. Ecco, sì... loro. Cosa posso dire? Non mi sono piaciuti per niente. Mi sono sembrati una manica di intriganti impiccioni (un po' tutti, ma soprattutto Nelly, la narratrice, Joseph e tutti gli altri membri del personale delle due dimore) e di ragazzine viziate: Catherine prima e seconda e Isabella Linton sono tre piccole egocentriche, viziate e incapaci di pensare a qualsiasi cosa non le riguardi in primissima persona. A mente fredda, pensandoci bene, posso intravedere la grandezza del personaggio di Catherine (di Catherine prima, non della figlia) ma mi devo davvero sforzare, perché l'ho trovata irritante, egocentrica e, soprattutto, viziata. Anche se tutte e tre crescono, da bambine diventano ragazze e poi donne, in fondo in fondo la crescita coinvolge molto di più il loro corpo che non il loro carattere: partono come tre bambine viziate con pochi riguardi per gli altri e finiscono come donne che si comportano come bambine viziate, con nessun riguardo per gli altri.

Bene, se siete arrivati fin qua... complimenti!!! E grazie infinite! ^_^ Ora dovrebbe essere il momento in cui assegno i little chtulhu, ma direi che in questo caso mi esento da sola :P
Concludo dicendo che alla fine pensavo peggio: con i classici parto sempre prevenuta e, a parte qualche difficoltà linguistica, non ho avuto problemi e la lettura è risultata abbastanza scorrevole, ma mi aspettavo anche qualcosina di più, speravo mi lasciasse anche qualcosa di più. Non finisce nella lista dei classici che non sopporto, ma non finisce neanche in quella dei preferiti. Ne capisco la grandezza, per carità, ma non mi ha toccata come vorrei.

E voi cosa ne pensate? Lo avete letto? O avete intenzione di leggerlo?
Buone letture e buona domenica!
S.

Commenti

  1. ...io non l'ho letto e lo conosco solo di fama... chissà... prima o poi lo leggerò... anche se per il momento non mi attira più di tanto (sarà perchè ho una lista d'attesa lunga un chilometro?)... comunque, complimenti per aver scelto l'edizione in inglese... io non ce la farei mai. brava.

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    1. Eh, sulla lista d'attesa ti capisco perfettamente! La mia è lunghissima ed è in continua crescita... un disastro!
      Sinceramente non ho idea del perché abbia letto proprio questo, era un po' che ce l'avevo in testa, ma lo stesso vale per tutta una serie di classici: quando sono nel periodo serio ne faccio scorta e poi rimangono a vegetare sullo scaffale per mesi e mesi (sarebbe più giusto dire anni) perché in realtà non ci vado molto d'accordo, poi a caso mi decido e ne pesco uno :P
      Comunque grazie :)
      E buona festa della mamma!!!! ^_^

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  2. Noooooooooooooo l'ereader morto!! La tragedia! :'(
    Ti capisco, è successo anche a me.. Se è il Kindle, chiama l'assistenza, a me l'hanno resuscitato e stavo scoppiando di felicità! *_*

    Ho odiato profondamente questo libro.. I personaggi poi.. Brutto brutto brutto!!! *sigh*

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    1. E' una cosa tragicissima! :( Anche perché ieri sera avevo giusto giusto iniziato un libro che mi sembra davvero promettente! Oggi volevo continuare la lettura e... niente! :( E purtroppo no, non è un Kindle, e non ho idea di cosa si possa fare... io aspetto e spero e magari resuscita! (Non sarebbe la prima volta u.u)

      Ahh, allora non sono l'unica ad aver avuto problemi con i personaggi!!! Evviva! :P

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  3. Cime Tempestose l'ho adorato profondamente, un libro che ha il coraggio di narrare l'amore cattivo, quello che distrugge tutto quello che si mette sulla sua strada e che non redime i due protagonisti, anzi.
    Tutte le rielaborazoni in chiave happy ending di Heatcliff fanno venire il nervoso o la ridarella, a seconda dell'umore. Un po' come se non si volesse accettare che, nel libro, il treno con la redenzione di Heatcliff è passato tanto tempo fa e lui l'ha perso clamorosamente, ed è anche quello che rende il libro grandioso *-*

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    1. Sì, su questo sono d'accordo con te, soprattutto sulla prima parte. Non ho ancora letto nessuna rielaborazione di Cime Tempestose, anche se penso proprio che prima o poi lo farò :)

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  4. Mah! Non sono ancora tanto convinta...Soprattutto quando ho letto la trama di Goodread che hai proposto. Insomma, non potevano lasciare la fine tragica senza che rendessero i figli dei due Romeo e Giulietta felicemente con il loro happy ending?! Questa é una ragione in più a pensare di non leggerla...Già provo odio per la coppia è.é

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    1. Ma no, in realtà il finale secondo me è azzeccato: lei mi sta abbastanza sullo stomaco e mi dispiace che lui si ritrovi con una come lei, ma 'sto poveretto si merita un po' di felicità alla fine! ;P E poi il loro è l'unico happy ending, diciamo che rispetto a tutto il romanzo è veramente una piccola cosa :)

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  5. Mi dispiace per l'e-reader, spero si risolva.. qualche giorno fa stavo leggendo e d'improvviso si è spento.. mi è preso un colpo, per fortuna sembra non essere stato nulla ed è ripartito normalmente..
    Comunque complimenti per la recensione.. mi è piaciuta molto :)
    Il libro non l'ho letto ma ho una vecchia edizione a casa e mi sa che prima o poi ne approfitterò e mi butterò nella lettura :)

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    1. Gli e-reader ogni tanto lo fanno, sono crudeli e sadici!!! :( ma sono contenta che il tuo si sia ripreso e sono speranzosa per il mio :)
      Oh, grazie!!! *___*
      Se lo leggi fammi poi sapere cosa ne pensi! :)

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  6. Anche io non ho un ottimo rapporto coi Classici, li trovo un po' troppo ridondanti per i miei gusti, ma cerco di leggerne qualcuno tra i più famosi perché son convinta che qualcosa di buono ce l'abbiano pure loro, tutto sta nell'entrare nel meccanismo ^^
    Coi classici di letteratura inglese però sono un disastro: niente Jane Austen, niente sorelle Bronte, niente Charles Dickens, insomma una tragedia! Ho letto e amato però Oscar Wilde e I viaggi di Gulliver. Con la poesia son messa meglio eheh, ma ho intenzione di colmare le lacune almeno con Cime Tempestose e Orgoglio e Pregiudizio!

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    1. Concordo in pieno! :) Ogni tanto qualcuno lo leggo, ma con il contagocce :P Io quelli della letteratura inglese che hai citato ce li ho! :P In compenso mi mancano completamente i francesi... dico sempre che dovrei rimediare ma non lo faccio mai!!!

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  7. Eccomi!amante dei classici a rapporto...e giuro che l ho letta tutta la tua recensione e mi è anche piaciuta! ^^ Cime tempestose l ho letto anni fa, e credo che dovrei dargli una ripassata, e non rientra nei miei preferiti anzi, la Emily Bronte è l ultima delle sorelle nella mia personale classifica...adoro il modo di scrivere di Charlotte quindi:tutta la vita Jane Eyre! ^^

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    1. Oh, ma che carina! Grazie!!! *________*
      Io Jane Eyre non l'ho ancora letto (anche se prima o poi lo farò), però ho letto Jane Slayer, che ok, non è la stessa cosa :P ma è molto molto fedele all'originale (ho controllato!!! :P).

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  8. Ahahaha gli attacchi di pignoleria li capisco eccome T_T spesso le edizioni italiane dei classici mi fanno passare la voglia di leggerli: li ordino su internet e poi restano sugli scaffali per i mesi :S io spero di leggerlo presto, credo di averne una vecchia (tipo DAVVERO vecchia) edizione a casa e in molti mi hanno detto che ne vale la pena. :3 per quanto riguarda il "mi aspettavo qualcosa in più": ho questa sensazione con la maggior parte dei classici, purtroppo, ma credo che sia una questione di "stile". Jane Austen e Dickens sono gli unici due che non me l'hanno mai fatto pensare u_u

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    1. Ohh un'altra anima affine!!!! :P Le edizione italiane dei classici mi soddisfano sempre poco, anche se una di quelle che preferisco è quella della Newton Compton: la scrittura è piccola ma tutto il resto va bene :) E ti do ragione anche sulla maggior parte dei classici :P

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  9. Per il rapporto amore/odio ti capisco fin troppo bene!!!!!! E per il resto spero che la lettura stia proseguendo e, soprattutto, che stia proseguendo bene!! ^__^

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  10. Ho appena finito di leggere questo romanzo e ho provato esattamente tutto quello che hai descritto. Ne parlano tutti così bene che avevo paura di essermi persa qualcosa quindi ho cercato qualche recensione finché non mi sono imbattuta nella tua. Sono felice di non essere l'unica a pensarla così. Voglio dire, quando qualche mese fa ho saputo che la maggior parte delle autrici contemporanee si ispirano ad Heathcliff per i personaggi principali ho deciso di buttarmi anche io nella lettura quando avessi finito quelle incombenti. Ma ora che l'ho finito l'unico mio pensiero è che ho amato Mr. Darcy alla follia, mentre Heathcliff mi fa un po' pena; si è innamorato di una bambina viziata, che è diventata una donna viziata: di male in peggio. Condivido anche l'amore per Hareton, l'unico che mi sia davvero piaciuto dall'inizio alla fine. Quanto ho odiato Cathy quando lo derideva! Ma Cathy è sempre odiosa, quindi nessun cambiamento. Nelly è la peggiore. La maggior parte delle incomprensioni e dei disastri è colpa sua e della sua lingua lunga.
    Quindi una bella lettura scorrevole, ma non il grande romanzo classico che mi aspettavo di adorare in ogni sua parte purtroppo

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    1. Sono contenta che ti sia ritrovata nelle mie parole (e, ovviamente, io mi ritrovo nel tuo commento) :) grazie!

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