RECENSIONE: IL MONDO DELL'ALTROVE

Buongiorno a tutti! Come state? E come procedono le vostre letture? Le mie bene, anche perché i continui temporali conciliano bene la lettura. Ma se la smettesse di fare tutti 'sti temporali non me ne lamenterei troppo (anche se probabilmente inizierei a lamentarmi per il caldo! :P). Comunque, torniamo a noi:

TITOLO: Il mondo dell'altrove

AUTRICE: Sabrina Biancu

TRAMA: Cinque racconti - in cui fantasia e realtà si mescolano - capaci di trasportare il lettore in un altro mondo, in un luogo magico. Capaci di farlo sognare. Ogni cosa è viva e insegna qualcosa d'importante. E ciascuna storia si trasforma nella tappa di un viaggio in cui si cresce e si matura a fianco di Elia, Rosy, Tea, Pietro, Desideria, André e della stellina Irina.

Questo libro mi è stato gentilmente inviato dall'autrice in cambio di una recensione onesta.

Blogger oggi fa i capricci, come potete notare, e quindi ho dovuto dargliela vinta e rassegnarmi perché se no non ne uscivo più.
Bene, finite le premesse posso parlare del libro. Ero davvero curiosa di leggerlo, perché, anche se non amo i racconti, le premesse sembravano interessanti. E sono comunque contenta di aver avuto la possibilità di leggerlo. So che per un'autrice non è semplice mandare il giro il frutto del suo lavoro e aspettare per conoscere il parere di sconosciuti.
Lo so e mi dispiace dover scrivere una recensione negativa. Però non posso certo scrivere una recensione positiva solo per far contento l'autore o solo per non sembrare la cattiva di turno.

Mi dispiace davvero, ma per me questo libro non funziona. L'idea di base non è male e le storie sono carine, anche se con intenti un po' troppo moralistici per i miei gusti, ma quello che proprio non mi è piaciuto è lo stile. 
Intanto avrebbe bisogno di una bella limatina e poi i dialoghi... sui dialoghi per favore non fatemi neanche iniziare perché potrei non finire più la tirata. Sono innaturali, forzati, a volte sembrano direttamente sermoni e non dialoghi. E poi non sono adatti al contesto. Mentre leggevo mi sono ritrovata a chiedermi continuamente "ma chi è che parla così?". Il caso più esemplare è il paperotto parlante. Ho capito che c'è un motivo (e non vi dico quale perché non voglio farvi spoiler) ma comunque parla come un libro stampato (un libro molto pomposo) ad una bambina delle elementari (ora, io credo fermamente che i bambini non siano stupidi solo perché sono piccoli e che bisogna parlargli e trattarli come se fossero adulti (nei limiti, eh! ma spero abbiate capito cosa intendo) ma ci sono dei limiti!).

Sinceramente avrei voluto abbandonare la lettura ben prima della fine del primo racconto (che pure è quello che mi è piaciuto di più) ma sono arrivata alla fine per correttezza (e ok, ammetto anche di aver continuato sperando vivamente che le cose sarebbero migliorate, perché sono un'inguaribile ottimista). Non potevo certo scrivere una recensione se non fossi arrivata alla fine del libro ma non ho potuto fare a meno di pensare che se questo libro lo avessi comprato non solo lo avrei abbandonato, ma mi ci sarei pure incazzata come una iena (e ve lo dico sempre per correttezza).

So di essere una lettrice molto esigente. Sono disposta a chiudere gli occhi su un sacco di cose, ma non certo sui dialoghi, soprattutto quando sono così disastrosi. Non dico che l'autrice non abbia del potenziale e, probabilmente, se il libro avesse subito un processo di revisione ben fatta sarebbe anche una lettura carina, ma allo stato attuale non è un libro che comprerei o che consiglierei.

Voto:

So che a molti di voi è piaciuto, ma io non sono proprio riuscita a trovarci qualcosa di valido, se non delle potenzialità.
Buone letture!
S.

Commenti

  1. Peccato, l'idea non sembrava malvagia :( non credo lo prenderò, anche perchè le raccolte di racconti non sono la cosa che preferisco al mondo.
    Spero che l'autrice riesca a sfruttare meglio le sue potenzialità in futuro.

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    1. L'idea non era male ma il libro di per sé non mi ha soddisfatta. Però sì, spero che l'autrice riesca a sfruttare meglio le sue potenzialità :)

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  2. Peccato che non ti sia piaciuto! Invece a me è piaciuto un sacco e credo che ci siano un sacco di cose da imparare da queste storie;)

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  3. Peccato che il libro non ti sia piaciuto un granchè così a vederlo sembrerebbe carino - ma magari poi l'idea potenzialmente buona non viene sviluppata bene ...... Un peccato
    Buon fine settimana in arrivo

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    1. Esatto, ho trovato l'idea potenzialmente valida, ma il libro di per sé non mi è piaciuto :
      Grazie e buon fine settimana anche a te! :)

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