RECENSIONE: SANTA OLIVIA
Finalmente eccomi qui a scrivere una nuova recensione! Per la mia prima recensione del 2014 ho scelto un libro che ho letto a gennaio (e che mi ha aiutato in qualche reading challenge) e che mi ha veramente colpito. L'autrice la conoscevo già e mi piaceva anche molto, almeno, alcuni dei suoi libri, ma questo è stato ancora meglio!
Ebbene, lasciate che vi presenti...
TITOLO: Santa Olivia
SERIE: Santa Olivia #1
AUTRICE: Jacqueline Carey
PAGINE: 341
EDITORE: Grand Central Publishing
SULL'AUTRICE: Jacqueline Carey (Highland Park, 1964) è una scrittrice statunitense, nota principalmente come autrice di romanzi del genere fantasy. Ha conseguito la laurea in psicologia e letteratura inglese. Durante l'università, ha lavorato per sei mesi in una biblioteca; in questo periodo ha deciso di scrivere come professione. Ha iniziato la sua carriera scrivendo mentre lavorava al centro d'arte di un college locale. Il successo è arrivato solo dieci anni più tardi, con la pubblicazione del suo primo libro, Il dardo e la rosa, nel 2001. Attualmente, vive nel Michigan.
TRAMA (velocemente tradotta da me): Loup Garron è nata e cresciuta a Santa Olivia, una cittadina isolata praticamente agglomerata alla vicina base militare americana tra il Texas e il Messico.
Il padre di Loup è un "Uomo-Lupo" fuggitivo che ha avuto un breve intercorso con una donna del luogo e che faceva parte di un gruppo di uomini geneticamente modificati per essere usati come armi dall'esercito degli USA. Gli "Uomini-Lupi" sono programmati per avere una forza e una velocità sovraumana, sensi più affinati, stamina e una totale e completa mancanza di paura. Loup, chiamata così per desiderio di suo padre, è un'emarginata della società, condividendo tutti i tratti paterni, e dopo la morte della madre va a vivere con gli orfani della chiesa, con i quali assiste impotente alle molte ingiustizie dei militari sui civili.
Ma alla fine la piccola banda di orfani trova il modo di riscattarsi: forma un gruppo di vigilantes a sostegno di Loup Garron che, travestita da Santa Olivia, la patrona locale, usa le sue speciali abilità per vendicare i torti subiti dai suoi concittadini. Consapevole di poter perdere la propria libertà e, addirittura, la propria vita, Loup è decisa a continuare a lottare per raddrizzare ciò che c'è di sbagliato nella sua comunità. E proprio come la santa patrona porterà la speranza nei cuori di tutti gli abitanti di Santa Olivia.
Ed ora tocca a me!
Prima di partire in quarta a parlarvi del libro devo prima anticiparvi che mi incuriosiva ma non sapevo davvero cosa aspettarmi. Avevo conosciuto la Carey con la sua trilogia di Kushiel e mi aveva incantato. Le avventure di Phedre e Joscelyn mi avevano catturato: il mondo che aveva ideato, i suoi personaggi, il suo stile, la trama, insomma, tutto, mi ero innamorata di quei libri (tant'è che li ho anche riletti, di tanto in tanto). Però il mio entusiasmo era andato un po' scemando con la serie incentrata su Imriel... non so quanto sia stata colpa dell'autrice e quanto invece colpa mia: di solito se i personaggi di una serie, o di un libro, mi piacciono così tanto da affezionarmici non leggo volentieri libri ambientati nello stesso mondo ma con altri personaggi, lo so, è una cosa stupida, ma mi sa un po' di tradimento, e poi sono refrattaria ai cambiamenti... se i personaggi di prima mi piacevano, perché cambiare? E poi li ho letti in italiano, cosa che sembrava preannunciarsi un'odissea, visto che da tre volumi originali ne hanno fatti saltare fuori sei (E al che io mi domando: Perché? Abbiamo fatto qualcosa di male agli editori? Alle Case Editrici? Il motivo di tanto odio nei confronti dei lettori mi pare immotivato). Comunque sia, alla fine quella serie l'ho lasciata in sospeso e proprio non sapevo cosa aspettarmi da questo romanzo.
Certo la trama mi intrigava, ne avevo letto in giro e sembrava promettere bene, ma comunque... è un bel salto di qualità dalla Terra d'Ange al mondo di Santa Olivia e quindi ero sinceramente incuriosita ma senza troppe aspettative. Poi, ovviamente, mi sono dovuta ricredere.
Allora, da dove posso iniziare?
In una cittadina che non esiste più (almeno sulle carte) un prete che non è un prete, una suora che non è una suora, un loup garou che non è veramente un loup garou e uno stronzo che non è poi così stronzo (scusate il termine, ma questo è) sono al centro della narrazione.
E direi che come inizio è molto promettente. Aggiungeteci una ragazzina (la Loup di prima) che non conosce assolutamente la paura ed è dotata di velocità e forza straordinarie ma che, per rimediare ai torti e ai soprusi dei militari, veste i panni di una supereoina in gonnella (ebbene sì, si traveste da Santa Olivia, la santa bambina, portatrice di pace, che è la patrona della loro cittadina) aiutata da una banda di orfanelli, un gruppo mal assortito di ragazzini disadattati che tirano fuori il loro lato migliore pur di aiutare la popolazione, e agitate per bene perchè... It's miracle time!
Una delle scene più esilaranti è quando la nostra eroina si intrufola nottetempo, travestita da santa, nella camera di alcuni bambini per portare loro dei soldi. Peccato che uno dei bambini è sveglio e, dopo avergli rifilato il discorso che uno degli orfanelli ha scritto per lei, non sa come accomiatarsi, quindi davanti all'espressione stupita del bambino, che in piena notte si trova davanti la Santa Patrona riesce giusto a borbottare: "Okay, amen and good night.". Leggere per credere, è fantastica.
Anche se altrettanto divertenti sono le battute pronunciate dalla suora che non è una suora... uno scaricatore di porto avrebbe di che imparare da lei!
C'è azione, c'è divertimento ma ci sono anche tanti sentimenti: il legame fra Loup e suo fratello è uno dei legami più forti e più belli che si possano trovare in un libro (io di solito non piango, e se capita è giusto una lacrimuccia che fa la sua comparsa ma sparisce ancor prima di aver trovato la strada per la guancia [lo so, sono atipica, ma odio piangere per un libro o per un film, mi esaspera] ma loro due mi hanno commosso fino alle lacrime... l'ultima volta che ho pianto così tanto per un libro me la ricordo ancora, e sarà stata 8 anni fa, circa, il che è tutto dire!)
Il loro legame è veramente molto bello, ma altrettanto bello è l'affetto della banda di orfanelli, l'affetto e la lealtà che mostrano l'uno verso l'altro, così come le varie storie d'amore che si trovano lungo le pagine del libro (in particolare quella di Loup con... ehhh, vorreste saperlo, vero? Ma io non ve lo dico, dovrete scoprirlo da soli!).
Non mi aspettavo davvero questa fiera dei buoni sentimenti mascherata sotto un umorismo e una trama degna di qualunque libro d'azione, ma il tutto è talmente ben miscelato e così sapientemente dosato che il risultato è qualcosa di veramente splendido. Mi ha colpito in una maniera che non avrei creduto possibile.
Certo, qualche pecca c'è... diciamo che ha avuto un inizio un po' lento, perché la narrazione parte molto prima che Loup sia nata e facciamo la conoscenza dell'ambientazione e dei personaggi che popolano il libro grazie alla storia della madre della protagonista, infatti, per parecchie pagine noi seguiamo le disavventure di questa donna e gradualmente passiamo poi a seguire la vita di sua figlia e questo, almeno all'inizio mi aveva un po' sconcertato perché non me l'aspettavo (e perché è abbastanza triste come inizio, tanto che mi ha fatto esclamare diverse volte "Iniziamo bene!!!") ma poi le cose sono migliorate, la narrazione si è fatta più coinvolgente, così come le vicende narrate e mi ha semplicemente conquistata.
P.S. Questo è il terzo libro che leggo della WL del blog (*_*) anche se è il primo che riesco a recensire. Sono davvero felice di aver scoperto questo libro girovagando sugli altri blog.
E voi cosa ne pensate? Vi ispira? O l'avete letto?
Buone letture!
S.
In una cittadina che non esiste più (almeno sulle carte) un prete che non è un prete, una suora che non è una suora, un loup garou che non è veramente un loup garou e uno stronzo che non è poi così stronzo (scusate il termine, ma questo è) sono al centro della narrazione.
E direi che come inizio è molto promettente. Aggiungeteci una ragazzina (la Loup di prima) che non conosce assolutamente la paura ed è dotata di velocità e forza straordinarie ma che, per rimediare ai torti e ai soprusi dei militari, veste i panni di una supereoina in gonnella (ebbene sì, si traveste da Santa Olivia, la santa bambina, portatrice di pace, che è la patrona della loro cittadina) aiutata da una banda di orfanelli, un gruppo mal assortito di ragazzini disadattati che tirano fuori il loro lato migliore pur di aiutare la popolazione, e agitate per bene perchè... It's miracle time!
Una delle scene più esilaranti è quando la nostra eroina si intrufola nottetempo, travestita da santa, nella camera di alcuni bambini per portare loro dei soldi. Peccato che uno dei bambini è sveglio e, dopo avergli rifilato il discorso che uno degli orfanelli ha scritto per lei, non sa come accomiatarsi, quindi davanti all'espressione stupita del bambino, che in piena notte si trova davanti la Santa Patrona riesce giusto a borbottare: "Okay, amen and good night.". Leggere per credere, è fantastica.
Anche se altrettanto divertenti sono le battute pronunciate dalla suora che non è una suora... uno scaricatore di porto avrebbe di che imparare da lei!
C'è azione, c'è divertimento ma ci sono anche tanti sentimenti: il legame fra Loup e suo fratello è uno dei legami più forti e più belli che si possano trovare in un libro (io di solito non piango, e se capita è giusto una lacrimuccia che fa la sua comparsa ma sparisce ancor prima di aver trovato la strada per la guancia [lo so, sono atipica, ma odio piangere per un libro o per un film, mi esaspera] ma loro due mi hanno commosso fino alle lacrime... l'ultima volta che ho pianto così tanto per un libro me la ricordo ancora, e sarà stata 8 anni fa, circa, il che è tutto dire!)
Il loro legame è veramente molto bello, ma altrettanto bello è l'affetto della banda di orfanelli, l'affetto e la lealtà che mostrano l'uno verso l'altro, così come le varie storie d'amore che si trovano lungo le pagine del libro (in particolare quella di Loup con... ehhh, vorreste saperlo, vero? Ma io non ve lo dico, dovrete scoprirlo da soli!).
Non mi aspettavo davvero questa fiera dei buoni sentimenti mascherata sotto un umorismo e una trama degna di qualunque libro d'azione, ma il tutto è talmente ben miscelato e così sapientemente dosato che il risultato è qualcosa di veramente splendido. Mi ha colpito in una maniera che non avrei creduto possibile.
Certo, qualche pecca c'è... diciamo che ha avuto un inizio un po' lento, perché la narrazione parte molto prima che Loup sia nata e facciamo la conoscenza dell'ambientazione e dei personaggi che popolano il libro grazie alla storia della madre della protagonista, infatti, per parecchie pagine noi seguiamo le disavventure di questa donna e gradualmente passiamo poi a seguire la vita di sua figlia e questo, almeno all'inizio mi aveva un po' sconcertato perché non me l'aspettavo (e perché è abbastanza triste come inizio, tanto che mi ha fatto esclamare diverse volte "Iniziamo bene!!!") ma poi le cose sono migliorate, la narrazione si è fatta più coinvolgente, così come le vicende narrate e mi ha semplicemente conquistata.
P.S. Questo è il terzo libro che leggo della WL del blog (*_*) anche se è il primo che riesco a recensire. Sono davvero felice di aver scoperto questo libro girovagando sugli altri blog.
E voi cosa ne pensate? Vi ispira? O l'avete letto?
Buone letture!
S.
aaaaaaaaaaaaa (sguardo assatanato)
RispondiEliminaDEVE essere mio ;)
aspettavo la tua recensione... e mi hai reso più chiaro di cosa parli il libro (visto che spesso le trame sul risvolto di copertina sono inaffidabili
E' una lettura che merita! :) Se lo leggi fammi poi sapere cosa ne pensi!!! ^_^
EliminaE sono felice di esserti stata utile!! *_* Effettivamente le trame sulle copertine non sono sempre così affidabili... :(
sicuro che lo VOGLIO leggere. Sono proprio curiosa di vedere come si cimenta la carey con questo nuovo genere
Eliminabella recensione, io però di questo libro non ne avevo mai sentito parlare O___O.
RispondiEliminaAvevo una domanda da farti:
Io parlo bene inglese, lavoro anche a contatto con gli inglesi, ma non ho mai letto in lingua originale perchè, dato che ci ho provato una volta, il libro non mi piaceva e mi risultava pesante(il che è strano perchè era un libro che, in italiano, avevo già letto e mi era piaciuto)...quindi ho iniziato a pensare che, non essendo abituata a leggere in inglese, la lettura mi risultasse peggiore rispetto a quando leggo in italiano, il che mi risulta più facile..
La domanda è, capitava anche a te all'inizio? Quando hai iniziato a leggere in lingua ti risultava più complicata e pesante la prosa?
Grazie ^_^ Io l'avevo già visto su internet ma la recensione che mi ha veramente fatto venir voglia di leggerlo è stata quella pubblicata su Laumes' Journey (http://laumesjourney.blogspot.it/2012/11/recensione-santa-olivia.html) (il link te l'ho messo per completezza :) ):
EliminaHmm... non saprei dirti perché le mie prime letture in inglese erano di libri che non avevo letto in italiano però erano sicuramente molto più lente (ci mettevo molto più tempo che non a leggere in italiano), e c'è anche da dire che le traduzioni italiane a volte semplificano un po' rispetto all'originale (ad esempio Harry Potter in lingua originale è più difficile dell'edizione italiana) e che è normale trovarli complicati, all'inizio... spesso ci mettevo un po' a capire la struttura delle frasi, ad esempio, ma le cose migliorano andando avanti (e migliorano anche abbastanza velocemente :) ).
Perché mi fai venire voglia di abbandonare ciò che sto facendo e dedicarmi a questo libro?? :D
RispondiEliminaCrudele!
La Carey mi ha sempre attirato, poi la mole dei libri (ARGH XD) e alcuni commenti sulla lentezza generale dello stile mi hanno frenato.. Invece tu mi fai capire che meritano, giusto?
Se fossi me, inizieresti da qui o dalla trilogia iperfamosa? :D
"Okay, amen and good night" ha vinto! ahAHHAHAH!
Allora ho un futuro come tentatrice!!!! *___*
EliminaA me la trilogia iperfamosa era piaciuta tantissimo anche se quella e Santa Oliva non sembrano scritte dalla stessa mano, sono completamente diverse! Però ti consiglierei di iniziare da questo... almeno ha uno spessore accettabile.. :P
A me ha fatto ridere tantissimo... ^__^
Uno dei miei libri preferiti in assoluto!! *__* L'ho adorato con tutto il cuore, ed è stato proprio grazie a "Santa Olivia" che ho potuto scoprire la Carey, fra le altre cose. Il sequel, "Saints Astray", è invece un libro completamente diverso (dal punto di vista di ambientazione, ritmo, spirito...), ma mi è piaciuto, se possibile, ancora più del primo! ^^
RispondiEliminaQuesto libro mi è piaciuto tantissimo (nel caso non si fosse capito) ma mi ha anche stupito tantissimo perché non sembra per niente scritto dalla stessa persona che ha scritto Il dardo e la rosa e compagnia bella (per quanto mi siano piaciuti tutti quanti), è stata una bella scoperta (di cui ti devo ringraziare! *_*).
EliminaE così non vale!!!! Già morivo dalla voglia di sapere come continuava la storia ma così faccio davvero fatica a non mollare tutto e andare a leggere Saints Astray!!!!!
Oooh caspita che bella trama! Io sono nella fase "alla-ricerca-di-un-fantasy-coi-controca...-da-leggere" e questo é il genere di storia che sto cercando. Direi che anche come ambientazione é particolarissimo! Hai scritto proprio una bella recensione :D
RispondiEliminaUn bacio
Teensy
Sì, è un libro molto particolare che merita tantissimo :)
EliminaGrazie mille! *_* E, mi raccomando, se lo leggi fammi sapere cosa ne pensi!! :)
Ciao! ^_^
RispondiEliminaIo ho una vera venerazione per la Carey. Come te ho adorato la serie di Phèdre e Joscelin, mentre devo ancora proseguire quella di Imriel (di cui ho letto solo il primo italiano, ovvero la metà inglese. Sono indignata come te per questa divisione! Viene a costare un patrimonio ed è insensata!).
Quello che mi ha sempre fermata dal leggere la Carey in lingua è il dubbio che sia un po' ostica. XD Ho letto vari libri in inglese, ma ho sempre avuto timore di provare lei, dato che nel caso de Il dardo e la rosa lo stile è complesso già in italiano.
Tu cosa ne pensi della difficoltà o meno del suo stile? Me lo consiglieresti?
La tua recensione mi ha incuriosita moltissimo e ormai per leggere qualcosa di suo conviene passare all'inglese. >_<
Ohh che emozione, un'altra fan della Carey!!! ^___^ Effettivamente Il dardo e la rosa ha uno stile complesso ed è parecchio strutturato, quindi leggerlo in lingua si preannuncia una faticaccia, mentre Santa Olivia è accessibile... lo stile non è difficile e il mondo non è così complesso come la serie di Phèdre, quindi sì, te lo consiglierei :)
EliminaE purtroppo sì, leggere in italiano viene a costare troppo, sia in termini economici che di tempo... :(
Okay mi sento la pecora nera D:
RispondiEliminala trama non mi ispira..però ho sentito parlare molto bene della Carey!
Nonostante la bella recensione che hai scritto questo libro non mi convince!
Anche le pecore nere sono sempre le benvenute! :P
EliminaSe la Carey ti ispira ma questo libro no puoi provare con gli altri... La sua trilogia più famosa è completamente diversa da Santa Olivia (sia per trama che per ambientazione, stile e personaggi) e in più ho visto che ne hanno tradotta anche un'altra in italiano di cui però non so nulla, se non che il titolo del primo libro è Il dono e il sacrificio... se vuoi puoi provare con uno di questi... :)
Se no rimarrai una pecora nera ma noi ti vorremo bene lo stesso... :P
Sono una nuova follower!!! ^^
RispondiEliminaMi hai messo curiosità con la tua recensione! Spero di leggerlo al più presto! :)
Oh benvenuta!!! ^__^
EliminaSe lo leggi fammi poi sapere cosa ne pensi, mi raccomando! :)
Adoro questa autrice *-* come te l'ho conosciuta per la trilogia di Kushiel e me ne sono completamente innamorata! Questo romanzo sembra molto lontano dalla sua solita ambientazione, però sono comunque curiosa di leggerlo!
RispondiElimina^_^ Questo non sembra scritto dalla stessa mano della trilogia di Kushiel, né per lo stile, né per l'ambientazione o altro, non l'avrei detto che sono della stessa autrice, ma merita veramente tanto!!! *__*
EliminaMi hai fatto venire una gran voglia di leggere questo libro!
RispondiEliminaIo adoro Jacqueline Carey, tanto da acquistare prima i libri della trilogia di Imriel (un salasso che, a mio parere, parte lentina con il primo libro della serie ma prende pian piano slancio con gli eventi del secondo volume italiano e ritorna al livello della trilogia di Phedre già per terzo italiano) e poi, mollata dalla casa editrice al primo volume della trilogia di Moirin (pure quella partita maluccio, un difetto aggravato dalla collocazione temporale piuttosto distante dalla fine della trilogia di Imriel), ho acquistato in lingua i due volumi restanti (pagando poco più della metà di quanto avrei speso per un volume in edizione italiana, quindi risparmiando una bella somma).
Inserirò di certo Santa Olivia nella mia WL e ci farò un pensiero il prima possibile.
Un'altra fan della Carey, evviva! *__* Con quello che hai detto sulla saga di Imriel ti do pienamente ragione, e la casa editrice ha fatto delle scelte pessime. La serie di Morin mi ispirava, ma non sono ancora riuscita a leggerlo :( penso che lo farò direttamente in lingua! :)
EliminaE Santa Olivia te lo consiglio veramente, perché merita! :)